Lexambiente - Rivista Trimestrale di Diritto Penale dell'Ambiente
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Corte costituzionale n. 142 del 23 luglio 2024
Oggetto: Edilizia e urbanistica - Interventi edilizi - Interventi per il riuso e per il recupero con incremento volumetrico dei sottotetti esistenti - Determinazione del volume urbanistico nei sottotetti oggetto degli interventi - Interventi di recupero dei seminterrati, dei piani pilotis e dei locali al piano terra - Interventi per il riuso degli spazi di grande altezza - Esclusione del ricalcolo del volume urbanistico dell’edificio anche in caso di riutilizzo di spazi sottotetto che originariamente non realizzano cubatura - Interventi nelle strutture destinate all'esercizio di attività turistico-ricettive - Disposizioni edilizie in favore dei portatori di handicap gravi - Condizioni di ammissibilità degli interventi - Previsione che, qualora le unità immobiliari siano difformi da quanto assentito con regolare titolo abilitativo, la richiesta per gli interventi suddetti è ammissibile a condizione che per le difformità siano conclusi positivamente i procedimenti di condono o accertamento di conformità - Valorizzazione degli immobili della borgata di pescatori di Marceddì - Previsioni in deroga alle densità massime.
Modifiche e integrazioni alla legge regionale n. 23 del 1985 in materia di edilizia libera, sanzioni e piani di risanamento - Previsione che costituiscono interventi di edilizia libera gli interventi finalizzati al posizionamento di pergole bioclimatiche, intese come pergole aperte almeno su tre lati, coperte con elementi retraibili tipo teli o lamelle anche orientabili e motorizzabili.
Dispositivo: illegittimità costituzionale parziale - non fondatezza nei sensi di cui in motivazione - inammissibilità
Corte costituzionale n. 151 del 26 luglio 2024
Oggetto: Ambiente - Inquinamento - Modifiche alla legge regionale n. 9 del 2006 in materia di bonifiche ambientali di competenza degli enti locali - Prevista attribuzione ai comuni delle funzioni e dei compiti amministrativi in materia di bonifiche ambientali indicati negli artt. 242 e 249 del d.lgs. n. 152 del 2006 per i siti ricadenti interamente nel territorio di competenza, e alle province e alle città metropolitane delle medesime funzioni e compiti amministrativi per i siti ricadenti tra più comuni della stessa provincia o città metropolitana oltre alle funzioni e ai compiti amministrativi attribuiti alla Regione dall’art. 250 del d.lgs. n. 152 del 2006.
Edilizia e urbanistica - Interventi edilizi - Modifica dell'art. 39 della legge regionale n. 8 del 2015 in materia di demolizione e ricostruzione - Previsione che la ricostruzione dell'intera volumetria è assentibile unicamente ove il nuovo fabbricato determini un minore impatto paesaggistico, anche senza il mantenimento di sagoma, prospetti, sedime e caratteristiche planivolumetriche e tipologiche dell'edificio preesistente.
Dispositivo: illegittimità costituzionale - illegittimità costituzionale parziale - non fondatezza
TAR Lombardia (BS) Sez. II n. 542 del 19 giugno 2024
Acque.Giurisdizione Tribunale Superiore delle acque pubbliche
Rientra nella giurisdizione del Tribunale Superiore delle acque pubbliche l’impugnazione del provvedimento comunale con cui sono stati negati l’accertamento postumo di compatibilità paesaggistica e la sanatoria edilizia di una recinzione realizzata in violazione della fascia di rispetto istituita a protezione di un canale idrico demaniale, con conseguente incidenza immediata e diretta del manufatto edilizio sul normale deflusso del corso d’acqua facente parte del Reticolo Idrico Minore e, quindi, sul regime delle acque pubbliche.
Inquinamento idrico e art. 674 c.p.: condanna del sindaco a 200 euro di ammenda
di Gianfranco AMENDOLA
TAR Lombardia (MI) Sez. III n. 1816 del 14 giugno 2024
Rifiuti.Inquinamento del suolo e test di cessione
Il D.M. del 1998 si occupa di stabilire le condizioni che permettano ad un certo materiale di non essere considerato rifiuto, e di sottrarsi, perciò, alla relativa disciplina. Altra questione è di verificare se l’impiego di tale materiale dia comunque adito ad inquinamento ambientale. In tale ultimo caso le MPS non possono godere di un trattamento di favore rispetto a qualsivoglia altra sostanza, non costituente rifiuto, che venga accumulata sul suolo e lo contamini. In base al principio “chi inquina paga” il superamento del test per sottrarsi alla disciplina dei rifiuti non può equivalere a licenza di inquinare, senza osservare le precauzioni, anche in termini di verifica dell’effettiva capacità contaminante delle MPS, che gravano sull’operatore.
Limiti alla applicazione del D.Lgs. 30.05.2008, n. 117 ai rifiuti del trattamento di un gas idrocarburico
di Mauro SANNA
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