Lexambiente - Rivista Trimestrale di Diritto Penale dell'Ambiente
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Corte di giustizia (Seconda Sezione) 25 maggio 2023
«Rinvio pregiudiziale – Ambiente – Direttiva 2011/92/UE – Valutazione dell’impatto ambientale di determinati progetti pubblici e privati – Articolo 2, paragrafo 1, e articolo 4, paragrafo 2 – Progetti rientranti nell’allegato II – Progetti di riassetto urbano – Esame sulla base di soglie o criteri – Articolo 4, paragrafo 3 – Criteri di selezione pertinenti di cui all’allegato III – Articolo 11 – Accesso alla giustizia»
Cass. Sez. III n. 19971 del 11 maggio 2023 (UP 9 gen 2023)
Pres. Rosi Rel. Gentili Ric. Antonelli
Rumore.Esercizio di una attività o di un mestiere rumoroso
L'esercizio di una attività o di un mestiere rumoroso, integra: A) l'illecito amministrativo di cui all'art. 10, comma 2, della legge n. 447 del 1995, qualora si verifichi esclusivamente il mero superamento dei limiti di emissione del rumore fissati dalle disposizioni normative in materia; B) il reato di cui al comma primo dell'art. 659 cod. pen., qualora il mestiere o l’attività vengano svolti eccedendo dalle normali modalità di esercizio, ponendo così in essere una condotta idonea a turbare la pubblica quiete; C) il reato di cui al comma secondo dell'art. 659 cod. pen., qualora siano violate specifiche disposizioni di legge o prescrizioni della Autorità che regolano l'esercizio del mestiere o della attività, diverse da quelle relativa ai valori limite di emissione sonore stabiliti in applicazione dei criteri di cui alla legge n. 447 del 1995
La pesca abusiva e i delitti di inquinamento e disastro ambientale
di Gianfranco AMENDOLA
TAR Campania (SA) Sez. II n. 127 del 3 maggio 2023
Urbanistica.Movimenti di terra pertinenti all’attività agricola
Il regime di esenzione dall’autorizzazione edilizia di cui all'art. 6, comma 1 lett. d) T.U.E., secondo cui sono “sono eseguiti senza alcun titolo abilitativo” esclusivamente “i movimenti di terra strettamente pertinenti all'esercizio dell’attività agricola e le pratiche agro-silvo-pastorali, compresi gli interventi su impianti idraulici agrari” presupponel’esercizio, in corso di realizzazione, di un’attività agricola rispetto alla quale i movimenti terra, oggetto di comunicazione, si pongano in una relazione di stretta pertinenzialità (fattispecie in cui l’area di proprietà della società ricorrente, pur avendo una destinazione urbanistica agricola, non era, di fatto, utilizzata per scopi agricoli, in quanto sede di un’attività produttiva dismessa).
Cass. Sez. III n. 20282 del 12 maggio 2023 (UP 24 mar 2023)
Pres. Aceto Rel. Galanti Ric. Gramignano
Caccia e animali.Detenzione di animali in condizioni produttive di gravi sofferenze
Ai fini della configurabilità del reato di cui all'art. 727 cod. pen., la detenzione di animali in condizioni produttive di gravi sofferenze consiste non solo in quella che può determinare un vero e proprio processo patologico nell'animale, ma anche in quella che produce meri patimenti, la cui nozione va ricavata attingendo al patrimonio di comune esperienza e conoscenza, per le specie più note, e, per le altre, alle acquisizioni delle scienze naturali. Assumono rilievo non soltanto quei comportamenti che offendono il comune sentimento di pietà e mitezza verso gli animali per la loro manifesta crudeltà, ma anche quelle condotte che incidono sulla sensibilità psicofisica dell'animale, procurandogli dolore e afflizione.
Consiglio di Stato Sez. VI n. 4181 del 26 aprile 2023
Urbanistica.Impossibilità della sanatoria in zona vincolata
Quando si è in presenza di un vincolo paesaggistico (o culturale), l’istituto dell’accertamento di conformità può essere solo l’eccezione, considerando rigorosamente le restrizioni previste dal legislatore, in base alla particolare rilevanza costituzionale attribuita da esso ai beni ambientali e paesaggistici, in quanto la garanzia degli stessi non è solo fine a sé stessa, ma anche strumentale alla preservazione di beni fondamentali come la salute e la vita. Nel confronto tra l’interesse pubblico all’utilizzazione controllata del territorio e l’interesse del privato alla sanatoria prevale l’interesse pubblico al ripristino della legalità. Si può quindi affermare che il paesaggio, come bene oggetto di tutela, non è suscettibile né di reintegrazioni, né di incrementi, e ciò giustifica una disciplina particolarmente rigorosa e rispettosa del disposto dell’art. 9 della Costituzione.
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