Lexambiente - Rivista Trimestrale di Diritto Penale dell'Ambiente
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TAR Calabria (CZ) Sez. I n. 1625 del 15 settembre 2021
Elettrosmog.Tecnologia 5G
Il pericolo alla salute pubblica derivante dall’utilizzo della tecnologia 5G è solamente ipotetico, poiché scientificamente indimostrato, sicché non può essere addotto a giustificazione del potere extra ordinem. Nello specifico, l’art. 50, comma 5, d.lgs. 267/2000 circoscrive il potere del Sindaco d’intervenire in via contingibile e urgente al verificarsi di «emergenze sanitarie o di igiene pubblica a carattere esclusivamente locale». Perciò deve ritenersi esclusa la possibilità di ricorrere a tale strumento quando non vi sia urgenza di provvedere o un pregiudizio in atto o, comunque, si tratti di compiere valutazioni aventi una portata non localizzata al solo territorio comunale. Inoltre, per giurisprudenza costante, la materia della tutela sanitaria e ambientale dall’esposizione ai campi elettromagnetici, magnetici e elettromagnetici, essendo riservata alla competenza esclusiva dello Stato non si presta a essere regolata mediante ordinanza sindacale contingibile e urgente e, al contempo, la valutazione sui rischi connessi a tale esposizione è di esclusiva pertinenza dell’A.R.P.A., organo deputato al rilascio del parere prima dell’attivazione della struttura e al monitoraggio del rispetto dei limiti prestabiliti normativamente dallo Stato
Cass. Sez. III n. 35484 del 27 settembre 2021 (CC 15 dic 2021)
Pres. Ramacci Est. Aceto Ric.Trapanese
Urbanistica.Sanatoria e acquisizione al patrimonio comunale
Il rilascio di concessione o permesso in sanatoria ex art. 36 del d.P.R. 6 giugno 2001, n. 380, non presuppone, quale atto implicito, la rinuncia da parte del Comune al diritto di proprietà sull'opera abusiva già acquisita al suo patrimonio a seguito del decorso del termine di 90 giorni dalla notifica dell'ordine di demolizione, non essendovi coincidenza, sul piano della competenza, tra l'organo adottante l'atto presupponente (permesso in sanatoria) - ufficio tecnico comunale - e l'organo competente alla adozione dell'atto presupposto implicito (rinuncia al diritto di proprietà), da individuarsi in distinti e superiori organi comunali
Consiglio di Stato Sez. IV n. 6473 del 27 settembre 2021
Rifiuti. Impianti di trattamento di rifiuti da biomassa
La circostanza che gli impianti di trattamento di rifiuti da biomassa e di produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili sono stati considerati – già dal legislatore – compatibili con qualsiasi destinazione dei terreni, non comporta una automatica autorizzabilità di tali impianti, ma solo che la loro natura non è di per sé preclusiva alla collocazione in qualsiasi zona, ferma restando la valutazione di compatibilità “in concreto”, con riferimento al sito individuato.
Cass. Sez. III n. 34087 del 15 settembre 2021 (UP 19 mag 2021)
Pres. Liberati Est. Bernazzani Ric. D'Amore
Caccia e animali.Maltrattamento e requisito della crudeltà o della assenza di necessità
Nel reato di maltrattamento di animali, il requisito della crudeltà o della assenza di necessità non è richiesto qualora la condotta determini una conseguenza diversa dalle lesioni, quale la sottoposizione dell'animale a comportamenti, a fatiche o a lavori insopportabili per le sue attitudini etologiche
Consiglio di Stato Sez. VI n. 6140 del 1 settembre 2021
Urbanistica.Le opere su aree in contrasto con il vincolo idrogeologico non sono condonabili
Le opere insistenti su aree soggette a vincolo idrogeologico non sono condonabili ove siano in contrasto con il suddetto vincolo, anche se questo sia stato apposto successivamente alla presentazione dell'istanza di condono, senza che residui alcun “diaframma” di discrezionalità in capo all'amministrazione interessata dalla domanda di condono ai fini del suo accoglimento, dovendosi anzi provvedere alla demolizione delle opere abusive
Cass. Sez. III n. 35627 del 28 settembre 2021
Pres. Ramacci Est. Andreazza Ric.Fusco
Urbanistica.Calcolo dei termini di prescrizione
In tema di violazioni urbanistiche in tanto può farsi riferimento alla data della sentenza di primo grado quale momento di cessazione dell’attività edilizia in quanto i lavori siano proseguiti dopo l’accertamento degli stessi e fino alla data del giudizio, diversamente essendo invece l’accertamento (salvo che addirittura non si dimostri una sospensione addirittura anteriore) il momento di consumazione del reato coincidente con il dies a quo del termine di prescrizione
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