Lexambiente - Rivista Trimestrale di Diritto Penale dell'Ambiente
Nell'area dedicata alla rivista è scaricabile l'ultimo fascicolo pubblicato
Lexambiente - Rivista Trimestrale di Diritto Penale dell'Ambiente
Nell'area dedicata alla rivista è scaricabile l'ultimo fascicolo pubblicato
Cass. Sez. III n. 33419 del 9 settembre 2021 (UP 8 apr 2021)
Pres. Sarno Est. Reynaud Ric. Gavioli
Urbanistica.Abuso di ufficio e rilascio del titolo abilitativo edilizio avvenuto senza il rispetto del piano regolatore generale o degli altri strumenti urbanistici
È ben vero che in tema di abuso d'ufficio, la modifica introdotta con l'art. 23 del d.l. 16 luglio 2020, n. 76 ha ristretto l'ambito applicativo dell'art. 323 cod. pen., determinando una parziale "abolitio criminis" in relazione alle condotte commesse prima dell'entrata in vigore della riforma, realizzate mediante violazione di norme regolamentari o di norme di legge generali e astratte, dalle quali non siano ricavabili regole di condotta specifiche ed espresse o che lascino residuare margini di discrezionalità. Tuttavia, proprio con riguardo all’adozione di un permesso di costruire, va ribadito che, in tema di abuso di ufficio, il rilascio del titolo abilitativo edilizio avvenuto senza il rispetto del piano regolatore generale o degli altri strumenti urbanistici integra la violazione di specifiche regole di condotta previste dalla legge, così come richiesto dalla nuova formulazione dell'art. 323 cod. pen. ad opera dell'art. 16 del d.l. 16 luglio 2020, n. 76, convertito nella legge 11 settembre 2020, n. 120, atteso che l'art.12, comma 1, d.P.R. 6 giugno 2001, n. 380 prescrive espressamente che il permesso di costruire, per essere legittimo, deve conformarsi agli strumenti urbanistici ed il successivo art. 13 detta la specifica disciplina urbanistica che il direttore del settore è tenuto ad osservare.
TAR Unbria Sez. I n. 624 del 10 settembre 2021
Beni culturali.Prescrizioni di tutela indiretta
In tema di prescrizioni di tutela indiretta del bene culturali previste dal d.lgs. n. 42 del 2004, l'art. 45 attribuisce all'Amministrazione la funzione di creare le condizioni affinché il valore culturale insito nel bene possa compiutamente esprimersi, senza altra delimitazione spaziale e oggettiva che non quella attinente alla sua causa tipica, consistente nel “prescrivere le distanze, le misure e le altre norme dirette ad evitare che sia messa in pericolo l'integrità dei beni culturali immobili, ne sia danneggiata la prospettiva o la luce o ne siano alterate le condizioni di ambiente e di decoro”, secondo criteri di congruenza, ragionevolezza e proporzionalità. Nel caso del vincolo indiretto lo scopo legale per cui il vincolo è previsto concerne «la cosiddetta cornice ambientale di un bene culturale: ne deriva che il limite di legittimità in cui si iscrive l'esercizio di tale funzione deve essere ricercato nell'equilibrio che preservi, da un lato, la cura e l'integrità del bene culturale e, dall'altra, che ne consenta la fruizione e la valorizzazione dinamica
Cass. Sez. III n. 33823 del 13 settembre 2021 (CC 14 lug 2021)
Pres. Sarno Est. Reynaud Ric. Masellis
Ambiente in genere.Concessioni demaniali marittime
Ai fini dell'integrazione del reato previsto dall'art. 1161 cod. nav., la proroga legale dei termini di durata delle concessioni demaniali marittime presuppone la titolarità di una concessione demaniale valida ed efficace e presuppone altresì un’espressa richiesta da parte del soggetto interessato al fine di consentire la verifica, da parte dell’autorità competente, dei requisiti richiesti per il rilascio del rinnovo
TAR Sicilia (PA) Sez. I n. 2553 del 110 settembre 2021
Beni ambientali.Zone ZPS e SIC
L’inserimento delle specifiche aree tra le zone ZPS e SIC, e le conseguenziali misure di conservazione, non sono da annoverare quali atti generali ed astratti, ma hanno ad oggetto aree concretamente individuate, appartenenti a proprietari specifici e ben determinati”; con la conseguenza che vigono gli ordinari principi e le ordinarie disposizioni in materia di obblighi partecipativi e di obblighi di motivazione
Scarichi idrici non autorizzati di reflui zootecnici. Sanzioni amministrative o penali?
di G. ALBORINO
Cass. Sez. III n. 34640 del 20 settembre 2021 (UP 5 mag 2021)
Pres. Andreazza Est. Zunica Ric. D’Aguanno
Rifiuti.Rifiuti cimiteriali e responsabilità
Risponde del reato di cui all’art. 256 del d.lgs. n. 152 del 2006 il funzionario comunale responsabile dei servizi cimiteriali e del servizio di smaltimento rifiuti, il quale non impedisca che, da una attività svolta nell’ambito della propria sfera di attribuzioni, consegua la realizzazione di un deposito incontrollato di rifiuti, essendo obbligato non solo ad assicurare tali servizi, ma anche a vigilare sul loro corretto e lecito svolgimento
Pagina 359 di 650