Lexambiente - Rivista Trimestrale di Diritto Penale dell'Ambiente
Nell'area dedicata alla rivista è scaricabile l'ultimo fascicolo pubblicato
Lexambiente - Rivista Trimestrale di Diritto Penale dell'Ambiente
Nell'area dedicata alla rivista è scaricabile l'ultimo fascicolo pubblicato
Superfici filtranti e impianti AIA: il problema delle acque di dilavamento
di Matteo BENOZZO
Consiglio di Stato Sez. VI n. 6937 del 11 novembre 2020
Ambiente in genere. Caratteristiche e finalità dell'AIA
In linea generale, l’autorizzazione integrata ambientale – il cui scopo, secondo la disciplina scaturente dalle fonti multilivello (europea, nazionale e regionale/provinciale), è quello di superare i limiti della regolamentazione settoriale (acqua, aria, suolo, rifiuti, ecc.) che, fornendo approcci distinti nel controllo delle emissioni nell’aria, nell’acqua e nel suolo, possono favorire il trasferimento dell’inquinamento da una matrice ambientale all’altra anziché proteggere l’ambiente nel suo complesso – si inserisce in un rapporto dialettico tra impresa esercente l’attività industriale (la quale, per tipologia e dimensioni, rientri nel campo di applicazione della relativa normativa) d’un lato, e l’Amministrazione d’altro lato, vòlto a ad individuare ed applicare, nel corso dell’esercizio dell’attività, le soluzioni tecniche di tipo impiantistico, gestionale e di controllo, che siano anche economicamente sostenibili, per eliminare a monte (se possibile) e comunque ridurre gli impatti ambientali, nonché per gestire consapevolmente ogni inquinamento prodotto dall’attività medesima. Trattasi, pertanto, di rapporto dinamico, fisiologicamente destinato ad evolversi nel corso del tempo, essendo alle relative prescrizioni e condizioni, imposte e/o ‘contrattate’, connaturato un certo tasso fisiologico di genericità e mutevolezza nel tempo.
Cass. Sez. III n. 32585 del 20 novembre 2020 (CC 16 ott 2020)
Pres. Liberati Est. Gai Ric. Cifalà
Caccia e animali. Maltrattamento
In tema di maltrattamento di animali, il reato permanente di cui all'art. 727 cod. pen., è integrato dalla detenzione degli animali con modalità tali da arrecare gravi sofferenze, incompatibili con la loro natura, avuto riguardo, per le specie più note, al patrimonio di comune esperienza e conoscenza e, per le altre, alle acquisizioni delle scienze naturali, per cui non è necessario l’accertamento di lesioni. L'assenza di malattie, pertanto, non può essere considerata di per sé elemento idoneo a escludere le gravi sofferenze degli animali.
Consiglio di Stato Sez. II n. 6935 del 11 novembre 2020
Rifiuti.Discarica e obblighi di corretta gestione
Nell’ipotesi in cui una discarica non sia più attiva ma non sia stata ancora definitivamente chiusa, permangono in capo al titolare dell’autorizzazione gli obblighi relativi alla corretta gestione dell’impianto e quindi al rispetto non solo delle prescrizioni dell’autorizzazione ma di tutta la normativa ambientale in materia di rifiuti, scarichi, acque ed emissioni nonché la manutenzione ordinaria e straordinaria di tutte le opere funzionali ed impiantistiche della discarica
Delega di funzioni e reati ambientali: la responsabilità penale del delegante nel rispetto del dettato costituzionale
di Vincenzo PAONE
TAR Liguria Sez.I n. 764 del 9 novembre 2020
Urbanistica.Demolizione e accertamento d’ufficio della sanabilità dell’intervento
Prima di emanare un provvedimento di demolizione di un'opera abusiva realizzata senza il previo titolo abilitativo edilizio l'Amministrazione comunale non ha alcun obbligo di accertare d'ufficio la conformità urbanistica dell'intervento, ai fini dell'astratta sanabilità dell'opera: in materia di abusi edilizi, l'autorità comunale non è tenuta a verificare la legittimità o la sanabilità delle opere contestate essendo sufficiente, nella fase immediata di contrasto dell'abuso, rilevare l'assenza di titolo edilizio a supporto delle opere stesse.
Pagina 444 di 652