Lexambiente - Rivista Trimestrale di Diritto Penale dell'Ambiente
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Come degradare millenni di civiltà.
di Stefano DELIPERI
TAR Puglia (BA) Sez. III n. 682 del 19 aprile 2021
Urbanistica.Sedi degli enti del terzo settore e destinazioni d’uso
Per le associazioni di promozione sociale che non implichino camuffamento della confessione religiosa, in base all'art. 71, comma 1, d.lgs. n. 117/2017, i locali in cui si svolgono le relative attività istituzionali, purché non di tipo produttivo, sono compatibili con tutte le destinazioni d'uso omogenee previste dal d.m. 2 aprile 1968 n. 1444, e successive modificazioni, indipendentemente dalla destinazione urbanistica; la disposizione sopra citata prevale, in quanto disposizione di carattere speciale, in base a quanto previsto dall’art. 15 delle disposizioni sulla legge in generale (cd preleggi), sulla norma di cui all’art. 23-ter del D.p.r. 380 del 2001
Consiglio di Stato Sez. IV n. 3820 del 14 maggio 2021
Beni ambientali.Piani paesistici
E’ rilevante e non manifestamente infondata la questione di legittimità costituzionale dell’art. 6, comma 2, lett. c-bis, l. reg. Puglia n. 14 del 2009, in relazione all’art. 117, comma secondo, lett. s), Cost., nella parte in cui rimette(va) ai Comuni – prima dell’espressa abrogazione disposta dall’art. 1, l. reg. Puglia n. 3 del 2021 - mediante motivata deliberazione di consiglio comunale, “l’individuazione di ambiti territoriali nonché di immobili ricadenti in aree sottoposte a vincolo paesaggistico ai sensi del Piano paesaggistico territoriale regionale (PPTR), approvato con Deliberazione di G.R. n. 176 del 2015, nei quali consentire, secondo gli indirizzi e le direttive del PPTR, gli interventi di cui agli artt. 3 e 4 della presente legge, purché gli stessi siano realizzati, oltre che alle condizioni previste dalla presente legge, utilizzando per le finiture, materiali e tipi architettonici legati alle caratteristiche storico-culturali e paesaggistiche dei luoghi”, in deroga al divieto posto dal precedente comma 1, lett. f, del medesimo art. 6
Corte costituzionale: la posidonia spiaggiata, rifiuto e risorsa
di Gianfranco AMENDOLA
TAR Lombardia (BS) Sez. I n. 338 del 14 aprile 2021
Caccia e animali.Revoca della licenza di porto di fucile per uso caccia
In base all’articolo 32, commi 1 e 2, L. n. 157/1992 la revoca della licenza di porto di fucile per uso di caccia ed il divieto di rilascio per un periodo di dieci anni vanno disposti «nei casi previsti dal predetto art. 30, comma 1, lettere c) ed e), nonché, relativamente ai fatti previsti dallo stesso comma, lettere d) ed i), limitatamente alle ipotesi di recidiva di cui all’art. 99, secondo comma, n. 1, del codice penale», con la precisazione che tali provvedimenti sono assunti «a seguito della comunicazione del competente ufficio giudiziario, quando è effettuata l'oblazione ovvero quando diviene definitivo il provvedimento di condanna». La recidiva costituisce presupposto del provvedimento di cui si discute solamente in caso di condanna per i reati di cui alle lettere d) e i) del comma 1 dell’articolo 30 della L. n. 157/1992, mentre non è richiesta in caso di condanna per i reati di cui alle lettere c) ed e) del medesimo comma 1 dell’articolo 30 della L. n. 157/1992; la misura in questione si applica anche nel caso in cui l’imputato sia stato ammesso all’oblazione; al ricorrere dei presupposti di legge l’adozione del provvedimento è vincolata e non è necessaria alcuna ulteriore valutazione da parte dell’Amministrazione in ordine all’affidabilità del soggetto
Cass. Sez. III n. 12731 del 2 aprile 2021 (UP 18 dic 2020)
Pres. Sarno Est. Andreazza Ric. Ferri
Urbanistica.Lottizzazione e legale rappresentante della società che si proclami soggetto terzo
Non ricollegabile ai principi espressi dalla Corte EDU è il caso nel quale, nello stesso giudizio, sia stata accertata la responsabilità del legale rappresentante della stessa società che si proclami soggetto terzo, sì che effettivo beneficiario dell'azione delittuosa non può non essere considerata la persona giuridica titolare del permesso a costruire in relazione al quale siano state poste in essere le condotte contestate, proprietaria dell'area abusivamente lottizzata, e a cui del resto, dallo stesso capo d’imputazione, siano state attribuite le opere di urbanizzazione ed edificazione sui terreni di cui si controverte, non potendo pertanto, in simili casi, la persona giuridica essere considerata soggetto estraneo al reato che è invece, ordinariamente, solo colui che abbia semplicemente acquistato il bene senza alcun legame intellettuale con i fatti.
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