Lexambiente - Rivista Trimestrale di Diritto Penale dell'Ambiente
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Cass. Sez. III n. 15575 del 21 maggio 2020 (UP 15 gen 2020)
Pres. Ramacci Est. Cerroni Ric. Santamaria
Rifiuti.Deposito incontrollato e discarica
In tema di deposito incontrollato di rifiuti, ove esso si realizzi con plurime condotte di accumulo, in assenza di attività di gestione, la distinzione con il reato di realizzazione di discarica non autorizzata si fonda principalmente sulle dimensioni dell’area occupata e sulla quantità dei rifiuti depositati
TAR Campania (SA) Sez. II n. 543 del 19 maggio 2020
Urbanistica.Sanzione per opere soggette a scia
È illegittima la sanzione demolitoria irrogata in luogo di quella pecuniaria ex art. 37 t. u. edilizia a fronte della realizzazione di opere che, considerata la modesta consistenza, appaiono rientrare tra gli interventi soggetti a s. c. i. a.
Cass. Sez. III n. 15950 del 27 maggio 2020 (UP 25 feb 2020)
Pres. Sarno Est. Cerroni Ric. Graziano
Ambiente in genere.Opere illecite su area demaniale
Integra la contravvenzione di cui all’art. 1161 cod. nav. la realizzazione di innovazioni non autorizzate, per tali intendendosi tutte quelle opere che, indipendentemente dai materiali utilizzati e dal loro stabile ancoraggio al suolo, sono idonee a modificare i beni del demanio marittimo ovvero ad incidere sul loro uso
TAR Campania (SA) Sez. II n. 576 del 25 maggio 2020
Urbanistica.Motivazione ordine di demolizione
L'ordinanza di demolizione è da ritenersi sorretta da adeguata e autosufficiente motivazione, allorquando sia rinvenibile la compiuta descrizione (morfologica, costruttiva, dimensionale, oltre che ubicativa, mediante puntuale indicazione degli estremi di accatastamento urbano) delle opere abusive, nonché l’individuazione delle violazioni accertate
La circolazione delle opere d’arte: l’evoluzione normativa nei beni culturali ecclesiastici
di Sebastiano CARPINATO
TAR Campania (SA) Sez. I n. 539 del 18 maggio 2020
Urbanistica.Soggetti controinteressati al rilascio del permesso di costruire
In sede di rilascio del titolo abilitativo edilizio, il Comune non può esimersi dal verificare il rispetto, da parte dell'istante, dei limiti privatistici sull'intervento proposto, ciò tuttavia vale solo nel caso in cui tali limiti siano realmente conosciuti o immediatamente conoscibili e/o non contestati, di modo che il controllo da parte del Comune si traduca in una mera presa d'atto, senza necessità di procedere a un'accurata e approfondita disamina dei rapporti tra privati. Non sussiste, ai sensi dell'art. 7, l. n. 241 del 1990, l'obbligo di notiziare dell'attivazione del procedimento per il rilascio del titolo edilizio i soggetti viciniori dell'istante i quali, pur essendo legittimati all'impugnazione, non rivestono nemmeno la qualifica di controinteressati in senso tecnico
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