Lexambiente - Rivista Trimestrale di Diritto Penale dell'Ambiente
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TAR Abruzzo (AQ) Sez. I n. 529 del 25 ottobre 2019
Urbanistica.Localizzazione attività ento del terzo settore
L’art. 5 del d.lgs 117/2017, dopo aver qualificato come enti del terzo settore quelli che “esercitano in via esclusiva o principale una o più attività di interesse generale per il perseguimento, senza scopo di lucro, di finalità civiche, solidaristiche e di utilità sociale” elenca in modo tassativo una serie di attività che si considerano di interesse generale, purché svolte in conformità alle norme particolari che ne disciplinano l'esercizio. Tali attività, in considerazione della meritevolezza delle finalità perseguite dalle associazioni di promozione sociale, possono essere localizzabili in tutte le parti del territorio urbano, essendo compatibile con ogni destinazione d'uso urbanistico, e a prescindere dalla destinazione d'uso edilizio impresso specificamente e funzionalmente all’area.
Cass. Sez. III n. 41591 del 10 ottobre 2019 (UP 15 mag 2019)
Pres. Lapalorcia Est. Reynaud Ric. Natalucci ed altri
Urbanistica.Titolo abilitativo illegittimo
Il reato di costruzione sine titulo (e lo stesso vale per quello di lavori svolti in assenza di autorizzazione paesaggistica) è configurabile non soltanto quando l’intervento sia stato realizzato in base a provvedimento illecito, ma anche quando ciò sia avvenuto sulla base di provvedimento illegittimo. In tali casi, la "macroscopica illegittimità" del permesso di costruire non costituisce condizione essenziale per l'oggettiva configurabilità del reato, ma rappresenta soltanto un significativo indice sintomatico della sussistenza dell'elemento soggettivo dell'illecito.
SENTENZA DELLA CORTE (Seconda Sezione) 24 ottobre 2019
«Rinvio pregiudiziale – Ambiente – Direttiva 2008/98/CE – Rifiuti – Oli vegetali esausti sottoposti a trattamento chimico – Articolo 6, paragrafi 1 e 4 – Cessazione della qualifica di rifiuto – Direttiva 2009/28/CE – Promozione dell’uso dell’energia da fonti rinnovabili – Articolo 13 – Procedure nazionali di autorizzazione, certificazione e concessione di licenze applicabili agli impianti per la produzione di elettricità, di calore o di freddo a partire da fonti energetiche rinnovabili – Utilizzo di bioliquido come fonte di alimentazione di una centrale di produzione di energia elettrica»
Corte di Giustizia (Prima Sezione) 7 novembre 2019
«Rinvio pregiudiziale – Ambiente – Valutazione dell’impatto ambientale di determinati progetti – Partecipazione del pubblico al processo decisionale e accesso alla giustizia – Dies a quo dei termini di ricorso»
TAR Liguria Sez. I n. 823 del 24 ottobre 2019
Urbanistica.Ordinanza di demolizione e preventiva verifica della sanabilità dell'opera abusiva
In presenza di un abuso edilizio, la vigente normativa urbanistica non pone alcun obbligo in capo all’autorità comunale, prima di emanare l’ordinanza di demolizione, di verificarne la sanabilità ai sensi dell’art. 36, d.P.R. n. 380/2001: tanto si evince chiaramente dagli artt. 27 e 31 dello stesso d.P.R. che, in tal caso, obbligano il responsabile del competente ufficio comunale a reprimere l’abuso, senza alcuna valutazione di sanabilità, nonché dal citato art. 36 che rimette all’esclusiva iniziativa della parte interessata l’attivazione del procedimento di accertamento di conformità urbanistica ivi disciplinato
Un comportamento ragionevole
di Mauro SANNA
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