Lexambiente - Rivista Trimestrale di Diritto Penale dell'Ambiente
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TAR Abruzzo (AQ) Sez. I n. 362 del 19 ottobre 2020
Urbanistica.Misura della distanza tra una costruzione ed un viadotto autostradale
Allorchè si tratti di misurare una distanza tra una costruzione ed un viadotto autostradale, il calcolo deve essere effettuato dalla proiezione a terra del viadotto medesimo. Solo in tal modo può assicurarsi il rispetto della ratio della norma che è quella di mantenere una fascia di rispetto utilizzabile per l'esecuzione di lavori, l'impianto di cantieri, l'eventuale allargamento della sede stradale e per evitare possibili pregiudizi alla percorribilità della via di comunicazione
Corte costituzionale n. 237 del 13 novembre 2020
Oggetto: Energia - Concessioni di derivazione d'acqua - Controlli e sanzioni in materia di incentivi - Riammissione agli incentivi di tutti gli impianti eolici già iscritti in posizione utile nel registro EOLN-RG2012 ai quali l'accesso sia stato negato a causa dell'errata indicazione della data del titolo autorizzativo in sede di registrazione dell'impianto.
Dispositivo: illegittimità costituzionale parziale
Cass. Sez. III n. 30299 del 2 novembre 2020 (CC 15 set 2020)
Pres. Izzo Est. Gentili Ric. Bedin
Rifiuti.Condizioni per l’esclusione delle materie fecali dalla disciplina dei rifiuti
La esclusione delle materie fecali dalla disciplina dei rifiuti di cui al dlgs n.152 del 2006 è subordinata alla condizione che esse provengano da attività agricola e che siano effettivamente riutilizzate nella stessa attività. L’utilizzo dei liquami rivenienti dai materiali fecali di origine agricola (ed è il caso di precisare che la origine agricola è tale da comprendere ogni origine che sia derivante da un uso agricolo, anche connesso al loro allevamento, degli animali terricoli) è tale da far escludere per gli stessi la qualificazione in termini di rifiuti in quanto gli stessi siano utilizzati sotto forma di concime sia attraverso il loro generico spandimento, sia attraverso la pratica della fertirrigazione (in relazione alla quale pratica, onde definirne il contenuto, si precisa che essa consiste nella concimazione dei campi utilizzando quale vettore del fertilizzante, anche naturale - id est: il letame, cioè la materia fecale agricola – l’acqua); in ambedue i casi, tuttavia, la esclusione di cui sopra si verifica in quanto ricorrano le seguenti condizioni: che vi sia una coltivazione effettivamente in atto; che per qualità, per quantità e per le modalità della loro l’applicazione l’uso degli effluenti risulti congruo rispetto allo scopo dichiarato; che non emergano elementi sintomatici tali da indurre l’esistenza di un uso diverso da quello consentito.
TAR Calabria (CZ) Sez. II n.1523 del 1 ottobre 2020
Urbanistica.Strumento urbanistico generale e tutela dell'affidamento qualificato del privato
In occasione della formazione di uno strumento urbanistico generale, le scelte discrezionali dell'amministrazione riguardo alla destinazione di singole aree non necessitano di apposita motivazione oltre quella che si può evincere dai criteri generali, salvo che particolari situazioni non abbiano creato aspettative o affidamenti in favore di soggetti le cui posizioni appaiano meritevoli di specifiche considerazioni, alla luce dell'affidamento qualificato del privato che possa derivare, ad. es., da convenzioni di lottizzazione, accordi di diritto privato intercorsi tra il comune e i proprietari delle aree, aspettative nascenti da giudicati di annullamento di dinieghi di concessione edilizia o di silenzio - rifiuto su una domanda di concessione
Cass. Sez. III n. 29323 del 22 ottobre 2020 (UP 14 set 2020)
Pres. Di Nicola Est. Galterio Ric. Viscardi
Urbanistica.Considerazione unitaria dell’opera
Non è consentita la suddivisione dell'attività edificatoria finale nelle singole opere che concorrono a realizzarla non essendo consentito scindere e considerare separatamente i suoi singoli componenti, tanto più quando, come nel caso di specie, si tratti di elementi facenti parte di un unico complesso
Consiglio di Stato Sez. VI n. 5831 del 5 ottobre 2020
Beni Ambientali.Contenuto e limiti del parere di compatibilità paesaggistica
La Soprintendenza dispone di un’ampia discrezionalità tecnico - specialistica nel dare i pareri di compatibilità paesaggistica ed il potere di valutazione tecnica esercitato è sindacabile in sede giurisdizionale soltanto per difetto di motivazione, illogicità manifesta ovvero errore di fatto conclamato.
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