Lexambiente - Rivista Trimestrale di Diritto Penale dell'Ambiente
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Consiglio di Stato Sez. II n. 6263 del 15 ottobre 2020
Urbanistica.Pianificazione sovracomunale
Il sistema della pianificazione territoriale urbanistica successivo alla riforma costituzionale del 2001, caratterizzato dalle leggi regionali c.d. di “seconda generazione” si presenta in maniera ben diversa da quello riveniente dalla legge urbanistica del 1942. Esso risponde, cioè, ad una visione meno “gerarchica” e più armonica, che vede nella leale collaborazione, oltre che nella sussidiarietà, i teorici principi ispiratori delle scelte. La pianificazione sovracomunale, affermatasi sia sul livello regionale sia provinciale, si connota pertanto per una natura “mista” relativamente a contenuti -prescrittivi, di indirizzo e di direttiva- e ad efficacia, nonché per la flessibilità nei rapporti con gli strumenti sottordinati. La pianificazione comunale a sua volta non si esaurisce più nel solo tradizionale piano regolatore generale, ma presenta un’articolazione in atti o parti tendenzialmente distinti tra il profilo strutturale e quello operativo, e si connota per l’intersecarsi di disposizioni volte ad una programmazione generale che abbia come obiettivo lo sviluppo socio-economico dell’intero contesto
TAR Piemonte Sez. I n. 589 del 6 ottobre 2020
Rumore.Competenza in materia di ordinanze per il contenimento o l’abbattimento delle emissioni sonore
Ai sensi dell’art. 9 legge 26 ottobre 1995, n. 447 spetta al sindaco e non ai dirigenti comunali, la competenza ad adottare ordinanze per il contenimento o l’abbattimento delle emissioni sonore, compresa l’inibitoria totale o parziale di determinate attività trattandosi di potere analogo a quello attribuito allo stesso sindaco dagli artt. 50 e 54 del decreto legislativo n. 267 del 2000, con la precisazione che il provvedimento in questione non rientra tra i poteri ordinari di controllo in materia di inquinamento acustico ma consiste in un provvedimento contingibile e urgente di competenza del sindaco
Cass. Sez. III n. 28666 del 15 ottobre 2020 (Ud 7 lug 2020)
Pres. Lapalorcia Est. Andronio Ric. Murra
Urbanistica. Illegittimità sanatoria condizionata
E’ illegittimo, e non determina l’estinzione del reato edilizio di cui all’art. 44, comma 1, lettera b), del d.P.R. 6 giugno 2001, n. 380, il rilascio di un permesso di costruire in sanatoria condizionato all’esecuzione di specifici interventi finalizzati a ricondurre il manufatto abusivo nell’alveo di conformità agli strumenti urbanistici, in quanto detta subordinazione contrasta ontologicamente con la ratio della sanatoria, collegabile alla già avvenuta esecuzione delle opere e alla loro integrale rispondenza alla disciplina urbanistica
TAR Puglia (BA) Sez. I n. 1239 del 5 ottobre 2020
Ambiente in genere.Accesso alle informazioni ambientali
Il legislatore ha introdotto una forma di accesso facilitato rispetto a quello disciplinato dall’art. 22 della legge 241/1990 per le informazioni ambientali, e ciò al fine di assicurare, per la rilevanza della materia, la maggiore trasparenza possibile dei relativi dati. Tale normativa prevede, dunque, un regime di pubblicità tendenzialmente integrale delle informazioni di carattere ambientale, sia per ciò che concerne la legittimazione attiva, con un ampliamento dei soggetti legittimati all’accesso, sia per il profilo oggettivo, prevedendosi un’area di accessibilità alle informazioni ambientali svincolata dai più restrittivi presupposti dettati in via generale dagli artt. 22 e seguenti della predetta legge sul procedimento amministrativo.
Rifiuti con codici a specchio. Continuano le creative interpretazioni
di Walter FORMENTON, Mariano FARINA, Luca TONELLO, Francesco ALBRIZIO
Consiglio di Stato Sez. VI n. 5784 del 2 ottobre 2020
Urbanistica.Sospensione dei lavori ed autonomia rispetto al ripristino dello stato dei luoghi.
Tra la misura di sospensione dei lavori, avente carattere preventivo e cautelare, e la misura sanzionatoria vera e propria di ripristino dello stato dei luoghi esiste una completa autonomia, di tipo non solo procedimentale, ma anche sostanziale, con riferimento agli accertamenti compiuti dall’amministrazione. In altre parole, l’ordine di sospensione dei lavori non costituisce il presupposto di legittimità dell’ingiunzione a demolire, potendo quest’ultima essere emanata a prescindere dall’ordine di sospensione.
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