Lexambiente - Rivista Trimestrale di Diritto Penale dell'Ambiente
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Cass. Sez. III n. 39166 del 29 ottobre 2021 (CC 7 set 2021)
Pres. Rosi Est. Scarcella Ric. Baisi
Beni ambientali.Distruzione o deturpamento di bellezze naturali
Il reato di cui all’art. 734 cod. pen. è configurabile in relazione ai luoghi individuati da un qualsiasi provvedimento, legislativo o amministrativo, come meritevoli di una tutela particolare e specifica
Corte di Giustizia (Quinta Sezione) 11 novembre 2021
«Rinvio pregiudiziale – Ambiente – Direttiva 2003/87/CE – Sistema per lo scambio di quote di emissioni dei gas a effetto serra – Articolo 2, paragrafo 1 – Ambito di applicazione – Articolo 3, lettera e) – Nozione di “impianto” – Incidenza sulle emissioni e sull’inquinamento – Unità accessorie che non generano, in quanto tali, emissioni di gas a effetto serra – Articolo 10 bis – Regime transitorio di assegnazione di quote a titolo gratuito – Modello di raccolta dei dati – Quota corretta – Metodo di calcolo – Decisione 2011/278/UE – Articolo 6, paragrafo 1, terzo comma – Esportazione di freddo verso un’entità facente parte di un settore esposto a un rischio elevato di rilocalizzazione delle emissioni di carbonio»
TAR Lombardia (MI) Sez. II n.2354 del 26 ottobrre 2021
Urbanistica.Pianificazione e regime catastale
La pianificazione urbanistica prescinde dalla titolarità delle aree sulle quali va a incidere, così come dalla ripartizione catastale delle stesse, avendo riguardo piuttosto alle qualità di dette aree, al contesto nel quale si inseriscono e agli obiettivi di conservazione e/o di sviluppo che l’amministrazione intende perseguire. Può dunque legittimamente accadere che un’area appartenente a un unico proprietario o costituente un unico mappale catastale sia in parte assoggettata a un regime urbanistico e in parte a un altro.
Cass. Sez. III n. 38196 del 26 ottobre 2021 (CC 23 set 2021)
Pres. Petruzzellis Est. Ramacci Ric. PM in proc. Allegri
Rifiuti.materie fecali costituite da deiezioni da allevamento di cani
L'art. 185, comma 1, lett. f) d.lgs. 152\06 esclude dal novero dei rifiuti le materie fecali, se non contemplate dal successivo comma 2, lettera b) (che richiama i sottoprodotti di origine animale). La disposizione pone sostanzialmente l'accento sulla provenienza dei materiali elencati (ivi comprese, dunque, le materie fecali) dall'attività agricola e sulla loro successiva utilizzazione sempre con riguardo a detta attività. Le deiezioni derivanti da attività di allevamento, vendita e pensione di cani non possono quindi essere classificate se non come rifiuti ed essere soggette alla relativa disciplina.
Superbonus e stato legittimo degli immobili
di Massimo GRISANTI
TAR Campania (NA) Sez.II n. 6659 del 22 ottobre 2021
Urbanistica.Cessazione obbligo di demolizione
L'illecito sanzionato dall’art. 31 comma 4-bis citato è costituito dalla inottemperanza all'ingiunzione di demolizione, la quale inizia con l'emanazione dell'ordinanza di demolizione e continua nel tempo fino a quando l'interessato (ovvero l'autorità amministrativa, in danno) non provveda ad eseguire il ripristino dello stato dei luoghi. Secondo tale prospettiva, è da escludere che l'obbligo dell'interessato di demolire si esaurisca e venga meno per effetto del decorso del termine di novanta giorni dall'ingiunzione, previsto dal comma 3 dell'art. 31, ai fini dell'acquisizione gratuita di diritto al patrimonio comunale delle opere abusive e dell'area di sedime, nonché dell'area di pertinenza preventivamente individuata ai sensi del comma 2. Infatti, nonostante la realizzazione ope legis dell'effetto acquisitivo, l'interessato permane nel possesso dei manufatti abusivi, e quindi nella disponibilità dei beni che formano oggetto dell'ordinanza di demolizione, almeno fino al momento dell'emanazione dell'atto ricognitivo che, ai sensi del comma 4, dichiara l'acquisizione del cespite al patrimonio comunale ai fini dell'immissione nel possesso e della trascrizione nei registri immobiliari. Del resto il carattere permanente dell'illecito, costituito dall'inottemperanza all'ingiunzione di demolizione, emerge in maniera lampante dal comma 4-quater del ripetuto art. 31, nel quale si prospetta il potere della Regione di "… stabilire che (le sanzioni amministrative pecuniarie previste dal comma 4-bis) siano periodicamente reiterabili qualora permanga l'inottemperanza all'ordine di demolizione"
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