Lexambiente - Rivista Trimestrale di Diritto Penale dell'Ambiente
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I rifiuti urbani e gli assimilati agli urbani dopo il dlgs 116/2020
di Bernardino ALBERTAZZI
TAR Lombardia (MI) Sez. III n. 1810 del 7 ottobre 2020
Rifiuti.Bonifica e utilizzo dello strumento dell’ordinanza contingibile e urgente da parte del sindaco
Deve ritenersi, in linea di principio, illegittimo l'utilizzo dello strumento dell'ordinanza contingibile e urgente per la bonifica di siti inquinati poiché il legislatore, per tali necessità, ha individuato nel c.d. codice dell'ambiente una specifica competenza di cui è titolare l'Amministrazione provinciale la quale deve provvedervi con gli strumenti che l'ordinamento di settore appronta; d'altronde, l'uso dell'ordinanza contingibile e urgente da parte del sindaco si pone, astrattamente, quale strumento di potenziale elusione della disciplina dettata dal codice dell'ambiente il quale, individuando una specifica competenza e procedura sul punto, ha inteso attribuire al livello intermedio di amministrazione locale, l'adozione di provvedimenti quale quello per cui è causa anche nelle situazioni di urgenza
Cass. Sez. III n. 29105 del 21 ottobre 2020 (CC 16 set 2020)
Pres. Di Nicola Est. Corbetta Ric. PM in proc. Longino
Ambiente in genere.Proroga automatica delle concessioni demaniali marittime
Deve essere disapplicata la normativa di cui all'art. 24, comma 3-septies, d.l. 24 giugno 2016, n. 113, conv. in l. 7 agosto 2016, n. 160, in quanto la stessa, stabilizzando gli effetti della proroga automatica delle concessioni demaniali marittime prevista dall'art. 1, comma 18, d.l. 30 dicembre 2009, n. 194, conv. in legge 26 febbraio 2010, n. 25, contrasta con l'art. 12, par. 1 e 2, della direttiva 2006/123/CE del 12 dicembre 2006 (c.d. direttiva Bolkestein) e, comunque, con l'articolo 49 TFUE
TAR Campania (NA) Sez. II n. 4202 del 5 ottobre 2020
Urbanistica.Firma congiunta del responsabile del procedimento e del dirigente sul diniego di sanatoria
La possibilità di dare corso o meno alla misura ripristinatoria e la conseguente scelta tra demolizione d’ufficio ed irrogazione della sanzione pecuniaria, ex art. 34, comma 2, D.P.R. n. 380/2001, costituisce solo un’eventualità della fase esecutiva, successiva alla disposta ingiunzione. La circostanza che in calce la provvedimento finale di diniego di sanatoria siano state apposte le firme sia del responsabile del procedimento che del dirigente non costituisce motivo di illegittimità. La sottoscrizione congiunta, da parte del Dirigente e del Responsabile del procedimento, non è in grado d’ingenerare confusione circa la paternità dell’atto in questione, indubbiamente ascrivibile, giusta le disposizioni legislative citate, al Dirigente dell’ufficio comunale competente
La nuova disciplina del cumulo delle sanzioni amministrative per la violazione degli obblighi di comunicazione, di tenuta dei registri obbligatori e dei formulari dei rifiuti. Il nuovo art. 258 del D.Lgs. 152/2006
di Rosa BERTUZZI e Andrea TEDALDI
Cass. Sez. III n. 28671 del 15 ottobre 2020 (UP 24 set 2020)
Pres. Ramacci Est. Di Stasi Ric. Avitabile
Urbanistica. Subordinazione sospensione condizionale alla rimessione in pristino dello stato dei luoghi
Anche con riferimento alla rimessione in pristino dello stato dei luoghi può essere subordinata la sospensione condizionale della pena, atteso che la non autorizzata immutazione dello stato dei luoghi, in zona sottoposta a vincolo, può comportare conseguenze dannose o pericolose e che la sanzione specifica della rimessione ha una funzione direttamente ripristinatoria del bene offeso
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