Caccia e animali.Illecita detenzione di fauna selvatica protetta
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Cass. Sez. III n. 31345 del 10 agosto 2021 (UP 21 apr 2021)
Pres. Andreazza Est. Reynaud Ric. Lioni
Caccia e animali.Illecita detenzione di fauna selvatica protetta
Il reato di illecita detenzione di fauna selvatica protetta – condotta rilevante rispetto alle materie dell’ambiente e dell’ecosistema, attribuite alla legislazione statale esclusiva – quale previsto dall’art. 30, comma 1, l. 157/1992 certamente sussiste laddove la detenzione non sia stata autorizzata in base ad una legge regionale, non potendosi ritenere invece sussistente il solo illecito amministrativo eventualmente previsto dalla legge regionale (e con riguardo al caso di specie, il rilievo vale per il disposto di cui all’art. 9, comma 1, l. 17/1995). Difatti, certamente condivisibile è il generale principio per cui quando uno stesso fatto è punito da una disposizione penale e da una disposizione regionale o delle province autonome di Trento e di Bolzano che preveda una sanzione amministrativa, si applica in ogni caso la disposizione penale, salvo che quest’ultima sia applicabile solo in mancanza di altre disposizioni penali (art. 9, secondo comma, l. 24 novembre 1981, n. 689).
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Urbanistica.Impianto di climatizzazione contenuto in un controsoffitto non costituisce volume tecnico
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Consiglio di Stato Sez.IV n. 5966 del 20 agosto 2021
Urbanistica.Impianto di climatizzazione contenuto in un controsoffitto non costituisce volume tecnico
I volumi tecnici sono per definizione soltanto quelli allocati al di fuori del corpo dell’edificio (ma ad esso funzionali) i quali non vengono computati solo ed in quanto insuscettibili di autonoma utilizzazione. Nello stesso senso depone la risalente, ma, invero, ancora attuale, Circolare del Ministero dei Lavori Pubblici n. 2474 del 1973 secondo la quale i volumi tecnici sono quelli “strettamente necessari a contenere ed a consentire l’accesso di quelle parti degli impianti tecnici (idrico, termico, elevatorio, televisivo, di parafulmine, di ventilazione, ecc.) che non possono per esigenze tecniche di funzionalità degli impianti stessi, trovare luogo entro il corpo dell’edificio realizzabile nei limiti imposti dalle norme urbanistiche”. La circolare precisa, inoltre, che la definizione “può trovare applicazione soltanto nei casi in cui i volumi tecnici non siano diversamente definiti o disciplinati dalle norme urbanistico-edilizie vigenti nel Comune”. Può dunque agevolmente concludersi che un impianto di climatizzazione contenuto in un controsoffitto non costituisce un “volume tecnico” ai fini di cui trattasi.
Urbanistica.Violazione dell'obbligo di esporre il cartello indicante gli estremi del titolo abilitativo
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Cass. Sez. III n. 31356 del 10 agosto 2021 (UP 10 giu 2021)
Pres. Andreazza Est. Noviello Ric. Doretti
Urbanistica.Violazione dell'obbligo di esporre il cartello indicante gli estremi del titolo abilitativo
La violazione dell'obbligo di esporre il cartello indicante gli estremi del titolo abilitativo, qualora prescritto dal regolamento edilizio o dal titolo medesimo, è tutt'ora punita dal D.P.R. n. 380 del 2001, art. 44, lett. a), se commessa dal titolare del titolo abilitativo, dal committente, dal costruttore o dal direttore dei lavori, essendo detti soggetti responsabili, giusto il principio ricavabile dall'art. 29, comma 1, T.U.E., rispetto all'obbligo di conformarsi alle previsioni urbanistiche ed esecutive risultanti dalla normativa, dalla pianificazione, dal titolo edilizio.
Beni Ambientali. Impianti eolici ed impatto visivo
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Consiglio di Stato Sez. IV n. 5877 del 13 agosto 2021
Beni Ambientali. Impianti eolici ed impatto visivo
Negli articoli 3.1, lett. b), e 3.2, lett. e), dell’allegato IV al d.m. 10 settembre 2010 viene prescritto l’esame dell’interferenza visiva e dell’impatto visivo per “centri abitati”, “beni culturali e paesaggistici”, punti panoramici o belvedere distanti in linea d’aria almeno (“non meno”) di 50 volte l’altezza massima del più vicino aerogeneratore. L’esistenza di case sparse non integra la nozione di “centro abitato” e le citate disposizioni dell’allegato IV del d.m. 10 settembre 2010 non indicano affatto il perimetro dell’area entro il quale non sarebbe possibile rilasciare il provvedimento favorevole di compatibilità paesistica, ma al contrario indicano la distanza minima (“non meno di 50 volte l’altezza massima del più vicino aerogeneratore”) oltre la quale si deve valutare l’impatto visivo dell’impianto eolico.
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Caccia e animali.Somministrazione di sostanze stupefacenti
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Cass. Sez. III n. 32602 del 1 settembre 2021 (UP 15 mag 2021)
Pres. Marini Est. Andronio Ric. Borrata
Caccia e animali.Somministrazione di sostanze stupefacenti
L’art. 544-ter, secondo comma, cod. pen. punisce la mera somministrazione di sostanze stupefacenti o vietate, a prescindere dall’accertamento dell’avvenuta realizzazione di un danno alla salute dell’animale, costituendo tale condotta criminosa un reato di pericolo presunto.
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Rifiuti.Differenze tra inquinamento bonifica e rifiuto
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Consiglio di Stato Sez. IV n. 5768 del 5 agosto 2021
Rifiuti.Differenze tra inquinamento bonifica e rifiuto
Il concetto di inquinamento e quello di bonifica sono distinti da quello di rifiuto, ed infatti ai sensi dell’art. 239, comma 2, lettera a), del d. lgs. 152/2006 la disciplina delle bonifiche non si applica “all'abbandono dei rifiuti disciplinato dalla parte quarta del … decreto”. Ciò risponde evidentemente a logica, prima che a diritto, perché non necessariamente l’abbandono di un rifiuto genera un inquinamento in senso proprio e richiede una bonifica. Si tratta però di un’eventualità possibile, e quindi il legislatore dispone, anche qui, che come regola i rifiuti abbandonati vadano senz’altro rimossi, ai sensi dell’art. 192 del decreto, e dispone poi con l’art. 239, comma 2, lettera a), seconda parte che “qualora, a seguito della rimozione, avvio a recupero, smaltimento dei rifiuti abbandonati o depositati in modo incontrollato, si accerti il superamento dei valori di attenzione, si dovrà procedere alla caratterizzazione dell'area ai fini degli eventuali interventi di bonifica e ripristino ambientale”.
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- Rifiuti.Inottemperanza all’ordinanza di rimozione e difficoltà economiche
- Rifiuti.Obblighi del proprietario non responsabile dell'inquinamento
- Acque.Acque piovane contaminate
- Elettrosmog.Ordinanze contingibili e urgenti adottate dal Sindaco
- Urbanistica.Immobile abusivo ed esecuzione lavori
- Elettrosmog.Procedura autorizzatoria
- Rifiuti.Normativa emergenziale e rifiuti ingombranti
- Urbanistica.Pertinenza e fondo agricolo
- Ambiente in genere.Industrie insalubri e competenze del sindaco
- Ecodelitti.Confisca ex art. 452-quaterdecies, ultimo comma, cod.pen.
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