Lexambiente - Rivista Trimestrale di Diritto Penale dell'Ambiente
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TAR Campania (NA) Sez. VI n. 3102 del 22 maggio 2023
Urbanistica.Natura permanente illecito amministrativo
Gli illeciti in materia urbanistica, edilizia e paesistica, ove consistano nella realizzazione di opere senza le prescritte concessioni e autorizzazioni, hanno carattere di illeciti permanenti, che si protraggono nel tempo e vengono meno solo con il cessare della situazione di illiceità, vale a dire con il conseguimento delle prescritte autorizzazioni; segue da ciò che, per quanto riguarda la decorrenza della prescrizione dell'illecito amministrativo permanente, trova applicazione il principio relativo al reato permanente, secondo cui il termine della prescrizione decorre dal giorno in cui è cessata la permanenza (art. 158, comma 1, c.p.); pertanto, per gli illeciti amministrativi in materia paesistica, urbanistica ed edilizia la prescrizione quinquennale di cui all'art. 28, l. 22 ottobre 1981 n. 689 inizia a decorrere solo dalla cessazione della permanenza, con la conseguenza che, vertendosi in materia di illeciti permanenti, il potere amministrativo repressivo, come la determinazione di applicare la sanzione pecuniaria, può essere esercitato senza limiti di tempo e senza necessità di motivazione in ordine al ritardo nell'esercizio del potere; più in particolare, per quanto concerne il momento in cui può dirsi cessata la permanenza per gli illeciti amministrativi in materia urbanistica edilizia e paesistica, mentre per il diritto penale rileva la condotta commissiva (sicché la prescrizione del reato inizia a decorrere dalla sua ultimazione), per il diritto amministrativo si è in presenza di un illecito di carattere permanente, caratterizzato dall'omissione dell'obbligo, perdurante nel tempo, di ripristinare "secundum ius" lo stato dei luoghi, con l'ulteriore conclusione che l'Autorità, se emana un provvedimento repressivo (di demolizione, ovvero di irrogazione di una sanzione pecuniaria), non emana un atto "a distanza di tempo" dall'abuso, ma reprime una situazione antigiuridica contestualmente "contra jus", ancora sussistente.
Cass. Sez. III n. 21192 del 18 maggio 2023 (UP 4 apr 2023)
Pres. Ramacci Rel. Gai Ric. Orlando
Urbanistica.Valutazione unitaria opera edilizia
La valutazione di un'opera edilizia abusiva va effettuata con riferimento al suo complesso, non potendosi considerare separatamente i suoi singoli componenti, così che, in virtù del concetto unitario di costruzione, la stessa può dirsi completata solo ove siano stati terminati i lavori relativi a tutte le parti dell'edificio. La valutazione unitaria rileva anche ai fini della individuazione del regime abilitativo applicabile, che deve riguardare il risultato dell'attività edificatoria nella sua unitarietà, senza che sia consentito considerare separatamente i singoli componenti
TAR Piemonte Sez. II n. 451 del 16 maggio 2023
Rifiuti.Pericolo di infiltazione mafiosa
L'inclusione del reato di cui all'art. 452 quaterdecies cod. pen., anche nella sua dimensione "non associativa", tra i delitti spia del pericolo d'infiltrazione mafiosa non da luogo a una irragionevole compressione della libertà d'impresa.
Corte costituzionale n. 121 del 15 giugno 2023
Oggetto: Animali - Sanzioni amministrative - Norme della Regione Siciliana - Norme per la tutela degli animali e la prevenzione del randagismo - Obblighi e divieti a carico dei proprietari e dei detentori - Divieti - Denunciata previsione di divieti [e di sanzioni amministrative in caso di violazione] per condotte corrispondenti a specifiche fattispecie di reato: art. 544-bis codice penale [uccisione di animali], art. 544-ter codice penale [maltrattamento di animali], art. 544-quinquies codice penale [divieto di combattimenti tra animali], art. 672 codice penale [omessa custodia e malgoverno di animali], art. 727 codice penale [abbandono di animali], art. 2 legge n. 189 del 2004 [divieto di utilizzo a fini commerciali di pelli e pellicce].
Sanzione amministrativa da euro 75 a euro 450 in caso di violazione delle disposizioni previste dalla legge regionale [nella specie, con riferimento ai divieti a carico dei proprietari e dei detentori] - Denunciata possibilità di una indebita commistione con la normativa statale per la potenziale sovrapposizione dei divieti introdotti dalla legge regionale rispetto a talune fattispecie di reato, in particolare per la fattispecie di omessa custodia e mal governo di animali di cui all'art. 672 codice penale e per quella di abbandono di animali di cui all'art. 727 codice penale.
Dispositivo: illegittimità costituzionale parziale - non fondatezza
Cass. Sez. III n. 23311 del 29 maggio 2023 (CC 28 apr 2023)
Pres. Di Nicola Rel. Mengoni Ric. PM in proc. Lavia
Urbanistica.Inottemperanza ordine di demolizione e acquisizione gratuita al patrimonio comunale
L'ingiustificata inottemperanza all'ordine di demolizione dell'opera abusiva ed alla rimessione in pristino dello stato dei luoghi, entro novanta giorni dalla notifica dell'ingiunzione a demolire emessa dall'Autorità amministrativa, determina l'automatica acquisizione gratuita al patrimonio comunale dell'opera e dell'area pertinente. L'effetto acquisitivo, peraltro, si verifica senza che sia necessaria né la notifica all'interessato dell'accertamento dell'inottemperanza né la trascrizione, in quanto il primo atto ha solo funzione certificativa dell'avvenuto trasferimento del diritto di proprietà, costituendo titolo per l'immissione in possesso, mentre la trascrizione serve a rendere opponibile il trasferimento ai terzi a norma dell'art. 2644 cod. civ.
TAR Lombardia (BS) Sez. I n. 428 del 15 maggio 2023
Rifiuti.Obbligo di rimozione e condotta negligente del proprietario del terreno
Risponde per l’abbandono di rifiuti su un’area da parte di terzi anche il proprietario che ne fosse a conoscenza e abbia omesso di attivarsi per contrastarlo, tipicamente con recinzioni del fondo ovvero per lo meno con denunce alle autorità competenti
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