Lexambiente - Rivista Trimestrale di Diritto Penale dell'Ambiente
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TAR Puglia (BA) Sez. III n.1647 del 12 dicembre 2019
Beni ambientali.Ripulitura di una preesistente pista boschiva
La mera ripulitura di una preesistente pista boschiva va inquadrata tra i tagli colturali fitosanitari, di espurgo, di ripulitura, di sfollamento e nelle altre attività selvi-colturali previste e autorizzate dalle leggi e regolamenti forestali vigenti
Cass. Sez. III n. 48403 28 novembre 2019 (PU 2 ott 2019)
Pres. Liberati Est. Mengoni Ric. Zanelli
Rifiuti.Abbandono e proprietario del terreno
Non è configurabile in forma omissiva il reato di cui all'art. 256, comma secondo, d. lgs. n. 152 del 2006, nei confronti del proprietario di un terreno sul quale terzi abbiano abbandonato o depositato rifiuti in modo incontrollato, anche nel caso in cui non si attivi per la rimozione dei rifiuti, poiché tale responsabilità sussiste solo in presenza di un obbligo giuridico di impedire la realizzazione o il mantenimento dell'evento lesivo, che il proprietario può assumere solo ove compia atti di gestione o movimentazione dei rifiuti.
TAR Campania (SA) Sez. II n. 2182 del 11 dicembre 2019
Urbanistica.Realizzazioni di opere all’interno di una grotta naturale
Gli interventi compiuti in una grotta naturale non sono qualificabili come mere “opere interne”, bensì come interventi di “nuova costruzione”. Vi è coincidenza sotto l’aspetto urbanistico-amministrativo, tra la realizzazione di volumi o di murature al di sopra di una formazione rocciosa (i quali sarebbero senza dubbio ritenuti di nuova costruzione) ovvero all’interno di una grotta naturale, trattandosi, in entrambi i casi, di interventi che determinano una trasformazione permanente del paesaggio esistente; non rileva, insomma, il fatto che, nel caso della grotta, la porzione di territorio che si intende tutelare si trovi (non in superficie, bensì) all’interno della formazione rocciosa, non essendo, questa, un’opera dell’uomo (la quale presupporrebbe, a sua volta, un valido titolo abilitativo).
Corte costituzionale sent. 289 del 23 dicembre 2019
Oggetto: Ambiente - Rifiuti - Norme della Regione Campania - Norme di attuazione della disciplina europea e nazionale in materia di rifiuti e dell'economia circolare - Disposizioni transitorie inerenti la localizzazione di impianti di recupero e di smaltimento dei rifiuti.
Piano annuale dei controlli per gli insediamenti soggetti ad autorizzazione integrata ambientale [AIA] - Frequenza dei controlli e criteri per la determinazione della frequenza degli stessi.
Approvazione e revisione da parte della Giunta regionale.
Disposizioni finalizzate a favorire la stabilizzazione del personale dei Consorzi di bacino e delle loro società partecipate utilizzato dai soggetti attuatori.
Dispositivo: non fondatezza
Corte costituzionale sent.286 del 23 dicembre 2019
Oggetto: Ambiente - Energia - Disposizioni sulla cumulabilità degli impianti per la produzione di energia da fonti rinnovabili [FER] ai fini della verifica di assoggettabilità alla valutazione di impatto ambientale [VIA].
Disciplina delle procedure per l'autorizzazione degli impianti di produzione di energia da fonti rinnovabili - Limiti all'utilizzo della procedura abilitativa semplificata [PAS] - Distanze minime tra gli impianti.
Prescrizione, per l'autorizzazione degli impianti solari di conversione fotovoltaica, della disponibilità di un suolo di determinate dimensioni minime e divieto di realizzazione, sullo stesso suolo, di altro impianto di energia.
Sospensione dei procedimenti comunali sulle istanze di permesso di costruire nonché di ogni procedura abilitativa semplificata [PAS] in attesa della conclusione del procedimento per il rilascio dell'autorizzazione unica regionale.
Modificazioni al piano di indirizzo energetico ambientale regionale [PIEAR] - Prescrizioni sulle distanze in relazione a: impianti di grande generazione, impianti di piccola generazione e impianti fotovoltaici di microgenerazione.
- Definizione di area attinente ad un parco eolico.
Dispositivo: illegittimità costituzionale - illegittimità costituzionale parziale - non fondatezza - inammissibilità - cessata materia del contendere
Corte costituzionale sent. 277 del 20 dicembre 2019
Oggetto: Sanità pubblica - Animali - Norme della Regione Basilicata - Disposizioni in materia di animali da affezione e tutela del randagismo - Previsione che consente alle aziende sanitarie locali, in carenza di denuncia di smarrimento o sottrazione di animali da eseguirsi da parte del responsabile entro cinque giorni dallo smarrimento o sottrazione, la soppressione, con metodi eutanasici, dei cani e gatti raccolti.
Previsione che i cani vaganti, non reclamati entro trenta giorni dalla cattura, possono essere ceduti gratuitamente a privati o enti.
Disposizioni relative alle funzioni e alla collaborazione di organizzazioni di volontariato con le aziende sanitarie locali, i servizi veterinari, i Comuni e gli enti locali per finalità di tutela degli animali e prevenzione del randagismo.
Previsione che la Regione detta norme finalizzate a reprimere ogni tipo di maltrattamento, compreso l'abbandono.
Previsione che il responsabile dell'animale è tenuto a denunciare lo smarrimento o la sottrazione dell'animale al Servizio veterinario ufficiale e alle Forze dell'ordine.
Dispositivo: illegittimità costituzionale - illegittimità costituzionale parziale - non fondatezza - estinzione del processo
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