Lexambiente - Rivista Trimestrale di Diritto Penale dell'Ambiente
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Stabilite le Sanzioni per gli Abbandoni dei sistemi di protezione individuali anti covid 19 mascherine e guanti monouso
Decreto Rilancio convertito con la Legge n. 77/2020
di Giuseppe AIELLO
Cass. Sez. III n. 24973 del 2 settembre 2020 (UP 10 lug 2020)
Pres. Izzo Est. Cerroni Ric. Cacciola ed altri
Rifiuti.Centri comunali di raccolta differenziata dei rifiuti urbani
I centri comunali di raccolta differenziata dei rifiuti urbani, o “ecopiazzole”, necessitano, anche dopo l’introduzione dell’apposita disciplina di cui all’art. 183, comma 1, lett. mm) del d.lgs. 3 aprile 2006, n. 152, del rilascio dell’autorizzazione regionale laddove non rispondano ai requisiti previsti dai decreti ministeriali in materia o le attività in essi svolte esulino dalle funzioni proprie di tali centri
Consiglio di Stato Sez. IV n. 4991 del 10 agosto 2020
Rifiuti.Approvazione del progetto di impianto di recupero
L'art. 208, comma 6 dlv 152\06 è significativo della volontà del legislatore di coordinare in modo armonico l’esercizio dei concorrenti poteri di pianificazione spettanti ai diversi livelli di governo del territorio e, secondo il consolidato indirizzo ermeneutico seguito dalla giurisprudenza costituzionale, appare anzi doverosa la leale collaborazione degli enti territoriali nel rispetto delle reciproche prerogative, anche costituzionalmente tutelate. La norma di legge àncora ad un preciso e predeterminato parametro di giudizio il contenuto dello sforzo di motivazione, pretendendo che la stessa sia adeguata.
Cass. Sez. III n. 24988 del 2 settembre 2020 (CC 16 lug 2020)
Pres. Izzo Est. Reynaud Ric. Quercetti
Beni culturali.Reato di impossessamento illecito
Il reato di impossessamento illecito di beni culturali di cui all'art. 176 del D.Lgs. n. 42 del 2004 non richiede, quando si tratti di beni appartenenti allo Stato, l'accertamento del cosiddetto interesse culturale, né che i medesimi presentino un particolare pregio o siano qualificati come culturali da un provvedimento amministrativo, essendo sufficiente che la "culturalità" sia desumibile da caratteristiche oggettive del bene . Del resto, «le cose indicate nell’articolo 10, comma 1, che siano opera di autore non più vivente e la cui esecuzione risalga ad oltre settanta anni, se mobili…sono sottoposte alle disposizioni della presente Parte fino a quando non sia stata effettuata la verifica di cui al comma 2» (art. 12, comma 1, d.lgs. 42 del 2004, come modificato dall'art. 1, comma 175, lett. c, l. 4 agosto 2017, n. 124, che ha elevato il termine in precedenza fissato in cinquanta anni), vale a dire la verifica della sussistenza di interesse artistico, storico, archeologico o etnoantropologico.
TAR Umbria Sez. I n. 362 deò 10 agosto 2020
Urbanistica.Obbligo della previa sottoposizione a VAS delle scelte urbanistiche contenute in un piano attuativo
Sussiste l’obbligo della previa sottoposizione a VAS delle scelte urbanistiche contenute in un piano attuativo comportanti elementi di rilevante impatto ambientale e ciò deve essere affermato a fortiori laddove, a monte, sia mancata la valutazione ambientale strategica in sede di approvazione del piano regolatore generale, tanto più ove, come nel caso di specie, il piano attuativo comporti significative deviazioni rispetto ai contenuti dello strumento urbanistico generale.
Cass. Sez. III n. 24989 del 2 settembre 2020 (CC 16 lug 2020)
Pres. Izzo Est. Reynaud Ric. Marconi
Rifiuti.Assenza dei requisiti del deposito temporaneo e conseguenze
In assenza delle condizioni prescritte dall'art. 183, comma 1, lett. bb), d.lgs. n. 152 del 2006, non ricorre l’ipotesi del deposito temporaneo di rifiuti effettuato, prima della raccolta, nel luogo in cui sono stati prodotti, posto che, in difetto anche di uno dei requisiti indicati da tale norma, il deposito non può ritenersi temporaneo, ma deve essere qualificato, a seconda dei casi, come "deposito preliminare" (se il collocamento di rifiuti è prodromico ad un'operazione di smaltimento), come "messa in riserva" (se il materiale è in attesa di un'operazione di recupero), come "abbandono" (quando i rifiuti non sono destinati ad operazioni di smaltimento o recupero) o come "discarica abusiva", nell'ipotesi di abbandono reiterato nel tempo e rilevante in termini spaziali e quantitativi
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