Lexambiente - Rivista Trimestrale di Diritto Penale dell'Ambiente
Nell'area dedicata alla rivista è scaricabile l'ultimo fascicolo pubblicato
Lexambiente - Rivista Trimestrale di Diritto Penale dell'Ambiente
Nell'area dedicata alla rivista è scaricabile l'ultimo fascicolo pubblicato
Emergenza sanitaria, infiltrazioni criminali e pesca illegale
di Daniela MAINENTI
TAR Sicilia (CT) Sez. I n. 2347 del 30 settembre 2020
Urbanistica.Piano regolatore quale atto discrezionale
Il Piano regolatore è atto generale discrezionale, sindacabile soltanto per macroscopica illogicità o irragionevolezza, infatti, non sussiste la necessità di particolari motivazioni a sostegno delle scelte urbanistiche del Comune essendo sufficiente il mero richiamo ai criteri e principii ispiratori del piano. Tale principio trova eccezione nell’ipotesi in cui sussista un’aspettativa qualificata del proprietario o una specifica destinazione urbanistica. A fronte di destinazioni urbanistiche diverse e più sfavorevoli rispetto a quelle impresse con il nuovo strumento urbanistico, l'esigenza di una specifica motivazione a sostegno della nuova destinazione sussiste solo quando quelle indicazioni avevano assunto una prima concretizzazione in uno strumento urbanistico esecutivo (piano di lottizzazione, piano particolareggiato, piano attuativo), approvato o convenzionato, o quantomeno adottato, e tale quindi da aver ingenerato un'aspettativa qualificata alla conservazione della precedente destinazione
Avvenuto smaltimento rifiuti: dubbi, responsabilità, soluzioni
di Stefano MAGLIA
Consiglio di Stato Sez. IV n. 5648 del 28 settembre 2020
Rifiuti.Valutzione di incidenza
A norma dell'art. 6, n. 3, prima frase, della direttiva 92/43/CEE, qualsiasi piano o progetto non direttamente connesso e necessario alla gestione di un SIC o una ZPS ma che possa avere incidenze significative su tale sito, singolarmente o congiuntamente ad altri piani e progetti, forma oggetto di una opportuna valutazione dell'incidenza che ha sul sito, tenendo conto degli obiettivi di conservazione del medesimo. La necessità di un'opportuna valutazione delle incidenze di un piano o progetto è subordinata alla condizione che questo sia idoneo a pregiudicare significativamente il sito interessato. Ora, tenuto conto, in particolare, del principio di precauzione, un tale rischio esiste allorché non possa essere escluso, sulla base di elementi obiettivi, che il suddetto piano o progetti pregiudichi significativamente il sito interessato.Poiché la valutazione di incidenza è, per sua natura, uno strumento preventivo rispetto alla realizzazione del progetto, va escluso che essa sia dovuta in caso di rinnovo dell’AIA con riferimento a un impianto in attività. Il principio in questione, tuttavia, non può trovare applicazione nel caso di specie, perché non si tratta di rinnovare l’AIA relativa a un impianto di smaltimento dei rifiuti operante, ma di consentire la riattivazione di un impianto a lungo sottoposto a sequestro preventivo (con conseguente sospensione dell’AIA) per gravi violazioni ambientali costituenti reato, con sversamento nell’ambiente, e in particolare in un affluente di un fiume di rifiuti liquidi non trattati.
I contraccolpi della Riforma Ambientale (D.lgs 116/2020) sulla gestione dei rifiuti dei Comuni aspetti rilevanti: assimilazione dei rifiuti / sfalci e potature.
di Giuseppe AIELLO
TAR Lazio (LT) Sez. I n. 333 del 24 settembre 2020
Caccia e animali.Danni da fauna selvatoica e giurisdizione
La controversia riguardante gli indennizzi per danni da fauna selvatica rientra nella sfera di giurisdizione del giudice ordinario
Pagina 384 di 578