Lexambiente - Rivista Trimestrale di Diritto Penale dell'Ambiente
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TAR Puglia (LE) Sez. II n. 251 del 16 febbraio 2023
Ambiente in genere.Patrimonio culturale e interesse ambientale alla transizione ecologica
L'interesse pubblico alla tutela del patrimonio culturale, in relazione di un vincolo indiretto, non ha il peso e l'urgenza per sacrificare interamente l'interesse ambientale indifferibile della transizione ecologica, la quale comporta la trasformazione del sistema produttivo in un modello più sostenibile che renda meno dannosi per l'ambiente la produzione di energia, la produzione industriale e, in generale, lo stile di vita delle persone.
Corte di Giustizia (Terza Sezione) 16 marzo 2023
«Inadempimento di uno Stato – Direttiva 2008/50/CE – Qualità dell’aria ambiente – Sentenza della Corte che accerta un inadempimento – Articolo 260, paragrafo 2, TFUE – Obbligo di prendere le misure che l’esecuzione di una tale sentenza comporta – Inadempimento di tale obbligo dedotto dalla Commissione europea – Mancanza di chiarezza della lettera di diffida in ordine alla questione se la sentenza dovesse ancora essere eseguita alla data di riferimento – Principio della certezza del diritto – Irricevibilità»
Cass. Sez. III n. 8975 del 2 marzo 2023 (UP 14 dic 2022)
Pres. Ramacci Est. Andronio Ric. Frustaglia
Ecodelitti.Nozione di abusività della condotta
L’avverbio “abusivamente” di cui all’art. 452-quaterdecies cod. pen. si riferisce a tutte le attività non conformi ai precisi dettati normativi, svolte nel delicato settore della raccolta e smaltimento di rifiuti. Pertanto, la natura abusiva, che qualifica anche la condotta di altri delitti contro l’ambiente, della condotta è tale non solo quando è svolta in assenza delle prescritte autorizzazioni o sulla base di autorizzazioni scadute o palesemente illegittime, o comunque non commisurate alla tipologia di attività richiesta, ma anche quando è posta in essere in violazione di leggi statali o regionali – ancorché non strettamente pertinenti al settore ambientale – ovvero di prescrizioni amministrative
Consiglio di Stato Sez. VI n. 1205 del 4 febbraio 2023
Urbanistica.Installazione tettoia
Il rilascio del permesso di costruire per la realizzazione di una tettoria è necessario quando, per le sue caratteristiche costruttive, essa sia idonea ad alterare la sagoma dell’edificio. L’installazione della tettoia è invece sottratta al regime del permesso di costruire ove la sua conformazione e le ridotte dimensioni ne rendano evidente e riconoscibile la finalità di mero arredo e di riparo e protezione dell’immobile cui accedono.
Corte costituzionale n. 42 del 16 marzo 2023
Oggetto: Procedimento amministrativo - Edilizia e urbanistica - Accertamento di conformità - Richiesta di permesso in sanatoria, in merito alla quale il dirigente o il responsabile del competente ufficio comunale si pronuncia con adeguata motivazione - Previsione del silenzio diniego sulla richiesta, decorsi sessanta giorni dalla sua presentazione.
Dispositivo: inammissibilità
TAR Toscana Sez. II n. 270 del 13 marzo 2023
Rifiuti.Sulla necessità dell’elemento soggettivo in caso di responsabilità per sversamento di rifiuti
Il fatto l’art. 192, comma 3, del d.lgs. n. 152 del 2006 richieda espressamente che la violazione sia imputabile a titolo di dolo o colpa solo con riferimento al proprietario o al titolare di diritti reali, non significa che per gli altri responsabili l’elemento soggettivo non sia richiesto, ma solo che per il proprietario che non ha commesso materialmente l’illecito, il nesso di responsabilità può essere di tipo meramente psicologico; piuttosto, l’art. 192 presuppone che chi deposita o sparga rifiuti sul suolo violando il relativo divieto, come normalmente accade nella maggioranza dei casi, sia consapevole dell’illiceità dell’azione commessa, e in particolare della natura di rifiuto della sostanza o dell’oggetto depositato o sparso. È pertanto illegittima l’ordinanza di rimozione dei rifiuti e di ripristino dello stato dei luoghi impartita ad un soggetto cui non possa essere mosso alcun rimprovero per l’utilizzo di sostanze che solo successivamente, in seguito ad indagini dell’ARPA, sono risultate non conformi agli standard di produzione e dunque classificabili come rifiuti
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