Lexambiente - Rivista Trimestrale di Diritto Penale dell'Ambiente
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Cass. Sez. III n. 41616 del 4 novembre 2022 (UP 13 giu 2022)
Pres. Aceto Est. Scarcella Ric. Bolelli
Rumore.Requisiti del reato di cui all’art. 659 cp
La configurabilità del reato di cui all'art. 659, c.p. (per aver, nella qualità di titolare di un pubblico esercizio, più volte posto in essere una condotta idonea a turbare la quiete pubblica, non impedendo schiamazzi e rumori provocati dagli avventori dei locali, anche in ragione dell'orario notturno fino al quale tali rumori si protraevano), può ritenersi dimostrata sulla base delle convergenti e credibili dichiarazioni di tre testi, parti civili, pur in assenza di specifiche indagini tecniche e dalla mancata irrogazione di sanzioni amministrative per violazione degli orari di chiusura e/o per violazioni del regolamento comunale
Consiglio di Stato Sez. IV n. 9664 del 4 novembre 2022
Urbanistica.Presunzione di legittimità del titolo abilitativo edilizio
Il titolo edilizio è sempre riferito a uno specifico progetto; ragion per cui, una volta riscontrata la conformità dello stesso alla normativa urbanistica, il suo rilascio ne attesta la conformità, senza che possa predicarsi una sorta di invalidità sopravvenuta del titolo medesimo ovvero il suo successivo annullamento implicito in autotutela. Così conformato l’esercizio del potere urbanistico, il titolo entra nell’ordinamento giuridico assistito dalla presunzione di legittimità, che ne attesta la validità fino alla sua rimozione dall’ordinamento medesimo mediante i tipici strumenti previsti dal sistema, ovvero l’annullamento in via giudiziaria, giustiziale, in autotutela espressa oppure, nei soli casi consentiti, straordinaria da parte dell’autorità competente
TAR Campania (SA) Sez. II n. 2788 del 24 ottobre 2022
Urbanistica.Strumenti di pianificazione territoriale
Quello paesaggistico e quello urbanistico costituiscono strumenti di pianificazione territoriale tra loro funzionalmente e teleologicamente distinti, dove il primo si pone in rapporto di ‘specialità gerarchica’ col secondo, nel senso che le disposizioni dell’uno, solo se e in quanto finalizzate alla salvaguardia dei valori allo stesso elettivamente sottesi, prevalgono su quelle dell’altro. Col conseguente corollario che la valutazione dell’autorità preposta alla tutela dei beni ambientali non può che restare saldamente ancorata ai parametri dettati dallo strumento di pianificazione paesaggistica, nonché, eventualmente, alle disposizioni dettate, in via di adeguamento a quest’ultimo, dallo strumento di pianificazione urbanistica
Cass. Sez. III n. 41814 del 7 novembre 2022 (UP 19 ott 2022)
Pres. Ramacci Est. Corbetta Ric. Ciuti
Urbanistica.Falsa asseverazione di conformità delle opere agli strumenti urbanistici ed al regolamento edilizio comunale
Qualora all’imputato, nella veste di progettista, sia contestato di avere, nella relazione tecnica allegata ad una domanda di sanatoria ex art. 37 d.P.R. n. 380 del 2001, asseverato una conformità delle opere agli strumenti urbanistici ed al regolamento edilizio comunale non corrispondente al vero, a nulla rileva che le opere, dopo la presentazione della SCIA, non furono realizzate, stante la natura istantanea dell’atto in esame, il quale ha natura di “certificato” ex art. 481 cod. pen. per quel che riguarda non solo la descrizione dello stato dei luoghi e la ricognizione di eventuali vincoli esistenti sull’area oggetto dell’intervento edilizio, ma anche, e soprattutto, la rappresentazione delle opere che si intendono realizzare e loro conformità agli strumenti urbanistici ed al regolamento edilizio.
Consiglio di Stato Sez. VI n. 8653 del 10 ottobre 2022
Urbanistica.Rilascio del titolo edilizio e tutela del confinante
Il vicino controinteressato all'opera edificanda non è un soggetto cui deve essere inviata la comunicazione di avvio del procedimento ex art. 7, l. n. 241 del 1990; qualora sia richiesto il rilascio di un titolo edilizio, il confinante può intervenire nel procedimento ed eventualmente impugnare il provvedimento finale, ma non ha titolo ad essere avvisato ai sensi del citato art. 7.
Cass. Sez. III n. 42297 del 9 novembre 2022 (UP 13 ott 2022)
Pres. Di Nicola Est. Scarcella Ric. Piersanti
Rifiuti.Deroga di cui all'art. 266, comma 5 d.lgs. 152/06
Considerate le finalità perseguite con la deroga di cui all'art. 266, comma 5 d.lgs. 152/06, categorie particolari di rifiuti quali quelli pericolosi, separatamente apprezzate dal legislatore per la loro particolarità, non possono rientrare tra quelle considerate ai fini della deroga medesima, se non altro perché la loro gestione risulta disciplinata in ragione della particolarità del rifiuto, prevedendosi, ad esempio, specifiche disposizioni per la raccolta ed il trasporto, cosicché deve escludersi che tali rifiuti possano essere raccolti, trasportati e commercializzati in forma ambulante in deroga, quindi, non soltanto alle disposizioni di cui agli artt. 189, 190, 193 e 212 del d.lgs. 152/06 ma anche ad altre disposizioni appositamente dettate per categorie particolari di rifiuti
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