Lexambiente - Rivista Trimestrale di Diritto Penale dell'Ambiente
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Consiglio di Stato Sez. II n. 5297 del 27 giugno 2022
Urbanistica.Destinazione d’uso logistica
In caso di destinazione di un immobile a una funzione non declinata in maniera esplicita nello strumento urbanistico, può essere ammessa la sua compatibilità con una o più delle categorie tipizzate, purché se ne valuti l’impatto in termini di carico urbanistico. La logistica, in quanto non rientrante in nessuna delle categorie tipizzate dal legislatore, ove non prevista espressamente a livello regionale o nel singolo strumento urbanistico, va assimilata alla destinazione d’uso dell’immobile che ospita quella cui è strumentale, che non necessariamente si identifica nella categoria commerciale, giusta il contenuto poliedrico della stessa.
Cass. Sez. III n. 25310 del 4 luglio 2022 (CC 11 mag 2022)
Pres. Rosi Est. Gai Ric. Trenta ed altri
Urbanistica.Lottizzazione abusiva mediante frazionamento predisposizione di un terreno agricolo alla realizzazione di più edifici aventi natura e destinazione residenziale
Integra il reato di lottizzazione abusiva il frazionamento e la predisposizione di un terreno agricolo alla realizzazione di più edifici aventi natura e destinazione residenziale, in quanto trattasi di attività edificatoria fittiziamente connessa alla coltivazione ed allo sfruttamento produttivo del fondo ed incompatibile con l'originaria vocazione dell'area e la qualifica di imprenditore agricolo o bracciante agricolo non è da sola sufficiente per escludere la legittimità dell'intervento edilizio poiché ciò che effettivamente rileva è la esistenza di un effettiva relazione diretta tra edificio e conduzione del fondo, con la conseguenza che il possesso di tali qualifiche è indifferente allorquando un terreno agricolo venga frazionato e predisposto alla realizzazione di più edifici aventi destinazione residenziale snaturandone la originaria vocazione agricola in quanto l'attività edificatoria è solo fittiziamente connessa alla coltivazione ed allo sfruttamento produttivo del fondo
Consiglio di Stato Sez. VI n. 5536 del 4 luglio 2022
Beni ambientali.Differenza tra tutela paesaggistica ed archeologica
La tutela paesaggistica e quella archeologica, sono distinte e autonome. La legge Galasso ha posto l'accento sulla nozione di «zona», assoggettando a vincolo paesaggistico i territori interessati da presenze di rilevanza archeologica, che vengono tutelati non per la loro facies, bensì per l'attitudine «alla conservazione del contesto di giacenza del patrimonio archeologico nazionale». Viceversa, il vincolo archeologico di cui agli artt. 1 e 3 l. n. 1089 del 1939 presuppone un'intrinseca valenza archeologica del bene su cui viene apposto e ha pertanto ad oggetto diretto il bene e non il territorio su cui esso si trova. La presenza di reperti archeologici nella zona autorizza, ai sensi degli artt. 138 ss. cod. beni culturali, la competente commissione provinciale – di cui fa parte il soprintendente per i beni archeologici competente per territorio – a promuove il procedimento impositivo del vincolo, la cui tutela costituisce primario interesse pubblico, non recessivo rispetto alle esigenze di promozione delle fonti d’energia rinnovabile, invocare mediante il richiamo dei principii d’affidamento e proporzionalità.
Cass. Sez. III n. 25298 del 4 luglio 2022 (UP 10 mag 2022)
Pres. Rosi Est. Mengoni Ric. PG in proc. Ponzone ed altri
Urbanistica.Nozione di volume
Il presupposto della nozione di volume è individuabile nella costruzione di almeno un piano di base e di due superfici verticali contigue, così da ottenere una superficie chiusa su un minimo di tre lati . Ricorrendo tali caratteri si è in presenza di volumi in senso urbanistico.
Consiglio di Stato Sez. VI n. 4685 del 9 giugno 2022
Urbanistica. Abusi edilizi in zona vincolata e condono edilizio
È legittimo il diniego di condono disposto in assenza del parere dell’Autorità preposta alla tutela del vincolo, in quanto il D.L. n. 269/2003 (terzo condono) esclude in generale la sanabilità delle opere abusive realizzate nelle zone vincolate; soltanto quando siano assenti le condizioni ostative indicate dal Legislatore l’amministrazione comunale deve chiedere il parere dell’organo ad esso tenuto per valutare la possibilità di rilasciare all’interessato un provvedimento favorevole.
Cass. Sez. III n. 25314 del 4 luglio 2022 (CC 27 mag 2022)
Pres. Rosi Est. Semeraro Ric. Mangione
Urbanistica.Prosecuzione di lavori edili su manufatti abusivamente realizzati
In tema di reati edilizi, la prosecuzione di lavori edili su manufatti abusivamente realizzati concretizza una nuova condotta illecita, a prescindere dall'entità dei lavori eseguiti ed anche quando per le condotte relative alla iniziale edificazione sia maturato il termine di prescrizione, atteso che i nuovi interventi ripetono le stesse caratteristiche di illegittimità dall'opera principale alla quale strutturalmente ineriscono
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