Lexambiente - Rivista Trimestrale di Diritto Penale dell'Ambiente
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Cass. Sez. III n. 24138 del 21 giugno 2021 (UP 27 apr 2021)
Pres. Andreazza Est. Noviello Ric. Ottavi
UrbanistIca. Responsabilità del proprietario del fondo sul quale risulta realizzato un manufatto abusivo
Ai fini della configurabilità della responsabilità del proprietario del fondo sul quale risulta realizzato un manufatto abusivo può tenersi conto non soltanto della piena disponibilità, giuridica e di fatto, del suolo e dell'interesse specifico ad effettuare la nuova costruzione (in applicazione del principio del "cui prodest"), ma altresì dei rapporti di parentela o di affinità tra esecutore dell'opera abusiva e proprietario, dell'eventuale presenza "in loco" di quest'ultimo, dello svolgimento di attività di materiale vigilanza dell'esecuzione dei lavori, della richiesta di provvedimenti abilitativi successivi, del regime patrimoniale dei coniugi, e complessivamente di tutte quelle situazioni e comportamenti, sia positivi che negativi, da cui possano trarsi elementi integrativi della colpa e prove di una compartecipazione, anche solo morale, all'esecuzione delle opere da parte del proprietario
Consiglio di Stato Sez. VI n. 4462 del 10 giugno 2021
Elettrosmog.Limiti alla localizzazione di reti di TLC
In tema di limiti alla localizzazione di reti di TLC, il favor assicurato al principio di diffusione delle infrastrutture a rete della comunicazione elettronica, espresso anche dal CCE, pur comportando una compressione dei poteri urbanistici conformativi di regola spettanti ai Comuni, non consente di derogare alle discipline poste a tutela degli interessi differenziati, come quelli di tipo naturalistico e/o ambientale, essendo questi espressione dei principi fondamentali della Costituzione. Né ha gran senso predicare la prevalenza automatica del silenzio-assenso sui procedimenti, inderogabili, di salvaguardia paesaggistica o ambientale, poiché il silenzio significativo, per cui il rapporto si costituisce per il sol fatto del tempo trascorso, non si può mai formare, in via diretta o mediata, a causa dell’espresso divieto ex art. 20, co. 4 della l. 7 agosto 1990 n. 241, secondo cui «… le disposizioni del presente articolo (silenzio-assenso-NDE) non si applicano agli atti e procedimenti riguardanti… l'ambiente… (e) la tutela dal rischio idrogeologico…».
Consiglio di Stato Sez.V n. 4441 del 9 giugno 2021
Rifiuti.Soggetti passivi dell’ordine di rimozione di rifiuti
In relazione ai soggetti passivi dell’ordine di rimozione di rifiuti previsto dall' art. 192, co. 3 cit., va ribadito come lo stesso possa essere indirizzato anche nei confronti del proprietario dell'area, pur non essendo lo stesso l'autore materiale delle condotte di abbandono dei rifiuti. La norma in questione - qualora vi sia la concreta esposizione al pericolo che su un bene si realizzi una discarica abusiva di rifiuti anche per i fatti illeciti di soggetti ignoti - attribuisce rilevanza esimente alla diligenza del proprietario, che abbia fatto quanto risulti concretamente esigibile, e impone invece all'amministrazione di disporre le misure ivi previste nei confronti del proprietario che - per trascuratezza, superficialità o anche indifferenza o proprie difficoltà economiche - nulla abbia fatto e non abbia adottato alcuna cautela volta ad evitare che vi sia in concreto l'abbandono dei rifiuti.
Cass. Sez. III n. 23934 del 18 giugno 2021 (UP 25 mar 2021)
Pres. Izzo Est. Noviello Ric. Materia
UrbanistIca.Valutazione unitaria opera edilizia abusiva
La valutazione di un'opera edilizia abusiva va effettuata con riferimento al suo complesso, non potendosi considerare separatamente i singoli componenti, così che, in virtù del concetto unitario di costruzione, la stessa può dirsi completata solo ove siano terminati i lavori relativi a tutte le parti dell'edificio; con incidenza di tale principio anche sul piano della individuazione del "dies a quo" per la decorrenza della prescrizione, che deve riguardare la stessa nella sua unitarietà
TAR Lazio (LT) Sez.I n. 374 del 9 giugno 2021
Rifiuti. Ordinanza provinciale ex art. 244 dlv 152\06
L’ordinanza provinciale con la quale, ai sensi dell’art. 244, dlv 152\2006 viene ordinato ordinato al proprietario di un'area e responsabile di una potenziale contaminazione, di eseguire entro 30 giorni e secondo le specifiche di cui alla delibera della Giunta regionale i “necessari interventi di messa in sicurezza, bonifica e ripristino ambientale” del sito su cui esercisce il proprio impianto di gestione di rifiuti non può essere supportata da una motivazione palesemente generica che non consente di identificare gli elementi che presentano valori superiori alle C.S.C. In tal modo viene infatti elusa la finalità dell’art. 244 cit., norma che è indirizzata ad accollare al responsabile dell’inquinamento le attività necessarie di bonifica e di ripristino ambientale con eliminazione degli elementi inquinanti già riscontrati da un ente pubblico, laddove la genericità del rilievo di cui all’ordinanza provinciale impone invece al gestore della discarica una caratterizzazione integrale del sito, con attività di ricerca di ipotetici fattori inquinanti che invece compete alle Amministrazioni.
Cass. Sez. III n. 22832 del 10 giugno 2021 (UP 23 apr 2021)
Pres. Liberati Est. Mengoni Ric. Schirinzi ed altri
UrbanistIca.Cessione di cubatura e concorso nel reato del funzionario comunale nominato responsabile del procedimento
La "cessione di cubatura" è legata a due condizioni: l'omogeneità dell'area territoriale entro la quale si trovano i due terreni (cedente e ricevente) e la contiguità dei due fondi, intesa non tanto come una condizione fisica (ossia contiguità territoriale) quanto come effettiva e significativa vicinanza. Tale contiguità viene a mancare, in ogni caso, quando tra i fondi sussistano una o più aree aventi destinazioni urbanistiche incompatibili con l'edificazione. E’ configurabile il concorso nel reato di cui all'art. 44 del d.P.R. n. 380 del 2001 a carico del funzionario comunale nominato responsabile del procedimento che, procedendo ad istruire la pratica edilizia, abbia colposamente espresso parere favorevole al rilascio di un titolo abilitativo illegittimo, in tal modo apportando un contributo causale rilevante ai fini della determinazione dell'evento illecito
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