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LEXAMBIENTE Rivista giuridica a cura di Luca Ramacci - ISSN 2499-3174
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Urbanistica.Trasformazione di un solaio di copertura in terrazzo

Dettagli
Categoria principale: Urbanistica
Categoria: Consiglio di Stato
Pubblicato: 24 Marzo 2025
Visite: 1128

Consiglio di Stato Sez. IV n. 2307 del 20 marzo 2025
Urbanistica.Trasformazione di un solaio di copertura in terrazzo

In termini urbanistici, la differenza tra un lastrico solare e un terrazzo consiste nella circostanza che il primo si configura quale parte di un edificio che, pur praticabile e piana, resta un tetto, o quanto meno una copertura di ambienti sottostanti, mentre il terrazzo è inteso come ripiano anch’esso di copertura, ma che nasce già delimitato all'intorno da balaustre, ringhiere o muretti, indici di una ben precisa funzione di accesso e utilizzo per utenti. Invero, la trasformazione di un solaio di copertura in terrazzo, mediante specifici interventi edilizi, necessita del rilascio del permesso di costruire non essendo realizzabile detta trasformazione tramite semplice SCIA né tramite comunicazione di inizio lavori ex art. 6 d.P.R. n. 380 del 2001.

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Rifiuti.Compost e digestato: materiali EoW solo se impiegati a norma

Dettagli
Categoria principale: Rifiuti
Categoria: Dottrina
Pubblicato: 21 Marzo 2025
Visite: 1519

Compost e digestato: materiali EoW solo se impiegati a norma

di Mauro SANNA

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Ambiente in genere.Autorizzazione integrata ambientale

Dettagli
Categoria principale: Ambiente in genere
Categoria: Consiglio di Stato
Pubblicato: 21 Marzo 2025
Visite: 863

Consiglio di Stato Sez. IV n. 1564 del 24 febbraio 2025
Ambiente in genere.Autorizzazione integrata ambientale

Le valutazioni sottese alla rilascio dell’autorizzazione integrata ambientale e alle relative modifiche implicano il ricorso a nozioni tecnico scientifiche in materia ambientale, connotate da un’ampia discrezionalità in merito ai possibili effetti ambientali o sanitari della modifica proposta, sindacabili dalla giurisdizione amministrativa di legittimità nei soli casi di esiti abnormi o manifestamente illogici. La “fase della “valutazione del rischio” è caratterizzata prevalentemente (anche se non esclusivamente) dalla “scientificità” della valutazione, demandata pertanto ad un organo tecnico, mentre, le successive fasi della gestione del rischio e della decisione si connotano prevalentemente (anche se non esclusivamente) per la loro “politicità” e sono, pertanto, affidate ad un soggetto “ politico” in quanto implicanti decisioni ampiamente discrezionali”. Ne consegue, quindi, che anche il solo ragionevole e motivato dubbio di compatibilità del progetto alle condizioni astrattamente idonee all’aggiornamento dell’AIA legittima, in forza del principio di precauzione, l’imposizione da parte della P.A di un nuovo procedimento autorizzatorio. Il richiamato principio di precauzione consiste, come è noto, in un criterio di gestione del rischio in condizioni di incertezza scientifica. Esso risponde, dunque, alla necessità di fronteggiare e/o gestire i c.d. “rischi incerti” e si distingue dalla nozione di “prevenzione” in quanto mentre quest’ultima può entrare in gioco solo a fronte di “rischi certi”, ossia in presenza «di rischi scientificamente accertati e dimostrabili, ovverosia in presenza di rischi noti, misurabili e controllabili», la precauzione, al contrario, trova il proprio campo di applicazione allorché un determinato rischio risulti ancora caratterizzato da margini più o meno ampi di incertezza scientifica circa le sue cause o i suoi effetti. Ne consegue, quindi, che in nome del principio di precauzione, l’intervento preventivo non può attendere l’inconfutabile prova scientifica degli effetti dannosi, ma deve essere predisposto sulla base di attendibili valutazioni di semplice possibilità/probabilità del rischio, sulla base delle conoscenze scientifiche e tecniche “attualmente” e “progressivamente” disponibili.

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Urbanistica.Conseguenze della acquisizione al patrimonio del Comune dell'immobile abusivo

Dettagli
Categoria principale: Urbanistica
Categoria: Cassazione Penale
Pubblicato: 20 Marzo 2025
Visite: 1261

Cass. Sez. III n. 9920 del 12 marzo 2025 (CC 5 mar 2025)
Pres. Ramacci Est. Giorgianni Ric. Vitale
Urbanistica.Conseguenze della acquisizione al patrimonio del Comune dell'immobile abusivo

L'acquisizione al patrimonio del Comune dell'immobile abusivo fa cessare l'interesse alla revoca o alla sospensione dell'ordine di demolizione in capo al responsabile dell'illecito il quale, a seguito del provvedimento acquisitivo, deve ritenersi terzo estraneo alle vicende giuridiche dell'immobile essendo il bene ormai divenuto di proprietà del Comune. 

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Urbanistica.Vincolo a verde stradale

Dettagli
Categoria principale: Urbanistica
Categoria: Consiglio di Stato
Pubblicato: 20 Marzo 2025
Visite: 762

Consiglio di Stato Sez. II n. 1639 del 25 febbraio 2025
Urbanistica.Vincolo a verde stradale

Il vincolo a verde stradale, al pari di quello stradale o di quello a verde pubblico, effettivamente non comporta l’imposizione di un vincolo espropriativo, bensì di un vincolo conformativo, in quanto funzionale all’interesse pubblico conseguente alla zonizzazione effettuata dallo strumento urbanistico, che definisce i caratteri generali dell’edificabilità in ciascuna delle zone in cui è suddiviso il territorio comunale. Siccome espressione della potestà conformativa del pianificatore, e trovando essa conferma in qualità e limiti intrinseci alla categoria delle res oggetto del diritto di proprietà, tale imposizione ha validità a tempo indeterminato 

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Ambiente in genere.Reato di abusiva occupazione di spazio demaniale marittimo

Dettagli
Categoria principale: Ambiente in genere
Categoria: Cassazione Penale
Pubblicato: 19 Marzo 2025
Visite: 691

Cass. Sez. III n. 9429 del 7 marzo 2025 (CC 13 feb 2025)
Pres. Ramacci Est. Scarcella Ric. Quintana
Ambiente in genere.Reato di abusiva occupazione di spazio demaniale marittimo

In tema di tutela del demanio, per la configurabilità del reato di abusiva occupazione di spazio demaniale marittimo non è necessaria la preventiva emanazione dell'ordinanza di sgombero da parte della competente autorità, poiché il reato è integrato dalla mera occupazione dello spazio demaniale in difetto di titolo concessorio. Il reato di abusiva occupazione di spazio demaniale di cui all'art. 1161 cod. nav. è configurabile indipendentemente dalla emanazione, da parte dell'autorità competente, dell'ingiunzione di rimessione in pristino di cui all'art. 54 cod. nav. che costituisce mero "post factum" la cui violazione integra il diverso reato previsto dall'art. 1164 cod. nav. 

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  • Urbanistica.Variazioni degli indici di fabbricazione e aree già edificate
  • Urbanistica.Natura dell'ordine di demolizione del manufatto abusivo disposto con la sentenza di condanna
  • Urbanistica.Condono e nozione di completamento delle opere abusive
  • Rifiuti.Sversamento di liquami fognari
  • Urbanistica.Annullamento d’ufficio di un titolo edilizio in sanatoria a distanza di tempo
  • Sviluppo sostenibile. Impianti alimentati da fonti rinnovabili
  • Caccia e animali.Guardie zoofile ambientali
  • Beni ambientali.L’impatto sul paesaggio è fondamentale nelle procedure di autorizzazione degli impianti produttivi di energia da fonti rinnovabili.
  • Urbanistica.Acquisizione al patrimonio del comune dell'area abusivamente costruita 
  • Caccia e animali.Reato di uccellagione

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