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LEXAMBIENTE Rivista giuridica a cura di Luca Ramacci - ISSN 2499-3174
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Caccia e animali.Guardie zoofile ambientali

Dettagli
Categoria principale: Caccia e Animali
Categoria: Consiglio di Stato
Pubblicato: 14 Marzo 2025
Visite: 1390

Consiglio di Stato Sez. III n. 1412 del 19 febbraio 2025
Caccia e animali.Guardie zoofile ambientali

Sui requisiti per il rilascio del decreto ex art. 138 del R.D. n. 773/1931 (T.U.L.P.S.), di approvazione della nomina a guardia zoofila ambientale ai sensi dell’ art. 6, comma 2, della l. 20 luglio 2004, n. 189. 

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Beni ambientali.L’impatto sul paesaggio è fondamentale nelle procedure di autorizzazione degli impianti produttivi di energia da fonti rinnovabili.

Dettagli
Categoria principale: Beni Ambientali
Categoria: Dottrina
Pubblicato: 13 Marzo 2025
Visite: 1438

L’impatto sul paesaggio è fondamentale nelle procedure di autorizzazione degli impianti produttivi di energia da fonti rinnovabili.

di Stefano DELIPERI 

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Urbanistica.Acquisizione al patrimonio del comune dell'area abusivamente costruita 

Dettagli
Categoria principale: Urbanistica
Categoria: Consiglio di Stato
Pubblicato: 13 Marzo 2025
Visite: 969

Consiglio di Stato Sez. II n. 1031 del 10 febbraio 2025 
Urbanistica.Acquisizione al patrimonio del comune dell'area abusivamente costruita 

L’art. 31, comma 3, del d.P.R. n. 380/2001, riconosce alla P.A. la possibilità di acquisire fino a dieci volte la “complessiva superficie utile abusivamente costruita”. Dal tenore letterale della disposizione è palese che il legislatore si riferisca all’area abusivamente costruita oggetto dell’ordine di demolizione e non alle sole opere ancora non demolite in forza del principio secondo cui “l’adempimento parziale viene assimilato sostanzialmente all’inadempimento”. L'ordinanza di demolizione è legittima anche quando non indica le aree che saranno acquisite al patrimonio comunale. Detta indicazione, infatti, deve essere effettuata al momento dell’adozione del provvedimento con il quale si procede al formale accertamento dell’inottemperanza o con l’atto successivo idoneo a consentire il formale trasferimento del cespite nel patrimonio comunale

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Caccia e animali.Reato di uccellagione

Dettagli
Categoria principale: Caccia e Animali
Categoria: Cassazione Penale
Pubblicato: 12 Marzo 2025
Visite: 828

Cass. Sez. III n.8863 del 3 marzo 2025 (UP 23 gen 2025)
Pres. Ramacci Est. Corbo Ric. Muratori
Caccia e animali.Reato di uccellagione

Il reato di uccellagione previsto dall'art. 30, comma 1, lett. e), della legge 11 febbraio 1992 n. 157, costituisce fattispecie di pericolo a consumazione anticipata, per la cui integrazione è sufficiente qualsiasi atto diretto alla cattura di uccelli con mezzi diversi dalle armi da sparo e con potenzialità offensiva indeterminata, non essendo invece richiesta l'effettiva apprensione dei volatili. Inoltre, un mezzo diverso dalle armi da sparo con potenzialità offensiva indeterminata rilevante ai fini della configurabilità del reato di cui all’art. 30, comma 1, lett. e), della legge 11 febbraio 1992 n. 157, è sicuramente costituito dalle reti.

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Rifiuti.Fanghi da depurazione

Dettagli
Categoria principale: Rifiuti
Categoria: Consiglio di Stato
Pubblicato: 12 Marzo 2025
Visite: 1242

Consiglio di Stato Sez. IV n. 1064 del 10 febbraio 2025
Rifiuti.Fanghi da depurazione


L’art. 110 del d.lgs. n. 152 del 2006, al comma 3, nel derogare alla regola generale contenuta nel comma 1, secondo cui “è vietato l'utilizzo degli impianti di trattamento di acque reflue urbane per lo smaltimento di rifiuti”, prevede, alla lett. c), che il gestore del servizio idrico integrato, previa comunicazione all'autorità competente ai sensi dell'articolo 124, è comunque autorizzato ad accettare in impianti con caratteristiche e capacità depurative adeguate, che rispettino i valori limite di cui all'articolo 101, commi 1 e 2, purché provenienti dal proprio Ambito territoriale ottimale oppure da altro Ambito territoriale ottimale sprovvisto di impianti adeguati, i “materiali derivanti dalla manutenzione ordinaria della rete fognaria nonché quelli derivanti da altri impianti di trattamento delle acque reflue urbane, nei quali l'ulteriore trattamento dei medesimi non risulti realizzabile tecnicamente e/o economicamente”. La deroga legislativa è, quindi, consentita purché “i materiali” derivino da altri impianti di trattamento delle acque reflue urbane nei quali il completamento del trattamento medesimo non è tecnicamente o economicamente realizzabile. Va, peraltro, precisato che la deroga normativa si estende anche ai rifiuti, in quanto riguarda anche i “a) rifiuti costituiti da acque reflue che rispettino i valori limite stabiliti per lo scarico in fognatura” e i “b) rifiuti costituiti dal materiale proveniente dalla manutenzione ordinaria di sistemi di trattamento di acque reflue domestiche previsti ai sensi dell'articolo 100, comma 3”. L’art. 127 del d.lgs. n.152 del 2006 (Fanghi derivanti dal trattamento delle acque reflue), stabilisce che “i fanghi derivanti dal trattamento delle acque reflue sono sottoposti alla disciplina dei rifiuti, ove applicabile e comunque solo alla fine del complessivo processo di trattamento effettuato nell'impianto di depurazione”. L’espressione “comunque solo” è stata inserita dall'articolo 9, comma 1, del d.l. del 14 aprile 2023, n. 39, convertito con modificazioni dalla legge 13 giugno 2023, n. 68, e rafforza sostanzialmente quanto poteva già desumersi prima del citato intervento normativo ovvero che la qualifica di rifiuto può essere attribuita ai fanghi solo al termine del complessivo processo di trattamento. La “precisazione” normativa sgombra definitivamente il campo dal dubbio sull’interpretazione corretta della norma. In ogni caso la ratio della deroga è consentire il trattamento dei materiali in altro impianto idoneo a riceverli qualora negli impianti di provenienza non sia possibile completare il processo produttivo. La norma usa evidentemente l’espressione materiali e non rifiuti proprio perché se il materiale non ha completato il suo processo di trattamento e viene trasferito in altro impianto non può essere considerato ancora rifiuto in senso stretto, ai sensi dell’art. 127 del d.lgs. n. 152 del 2006.

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Rifiuti.Inquinamento e bonifica

Dettagli
Categoria principale: Rifiuti
Categoria: Dottrina
Pubblicato: 11 Marzo 2025
Visite: 876

Inquinamento e bonifica

di Mauro SANNA

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  • Urbanistica.Titoli edilizi
  • Ambiente in genere.VIA AIA e PAUR
  • Rifiuti.Gestione di discarica abusiva e corresponsabilità del proprietario del terreno secondo la Cassazione
  • Rifiuti.Granulati di pietra depositati in discarica
  • Urbanistica.Potestà urbanistica del Comune
  • Ambiente in genere.Valutazione dell’impatto ambientale di determinati progetti pubblici e privati
  • Ambiente in genere.Aria e rumore nelle aree urbane, il grido di allarme della UE: normative inadeguate e carenze di applicazione
  • Urbanistica. Condono e parere della Soprintendenza
  • Beni culturali.Attestato di libera circolazione di un bene culturale e potere di autotutela
  • Rifiuti. Materiale da scavo

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