Urbanistica.Inammissibilità della sanatoria condizionata
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Consiglio di Stato Sez. II n. 2373 del 21 marzo 2025
Urbanistica.Inammissibilità della sanatoria condizionata
E' inammissibile un’istanza ex art. 36 del d.P.R. n. 380/2001 condizionata all’esecuzione di ulteriori prescrizioni e/o interventi, fosse anche solo di eliminazione di una parte delle opere abusive. Una tale istanza dimostra infatti, ex se, che l’abuso originariamente commesso non era conforme alla normativa vigente al momento della realizzazione ed esclude la sussistenza della c.d. “doppia conformità”.
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Urbanistica.Cambio di destinazione d’uso degli edifici
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Corte costituzionale n.51 del 18 aprile 2025
Oggetto: Edilizia e urbanistica - Interventi edilizi - Norme della Regione Lazio - Disposizioni per il cambio di destinazione d’uso degli edifici - Previsione che, nelle more dell’approvazione della deliberazione del consiglio comunale di cui al c. 1 dell’art. 4 della l. reg.le n. 7 del 2017 e comunque non oltre dodici mesi dall’entrata in vigore di tale legge, previa richiesta di idoneo titolo abilitativo edilizio di cui al d.P.R. n. 380 del 2001, le medesime disposizioni si applicano agli edifici esistenti legittimi o legittimati, purché non ricadenti in determinate zone - Denunciata disciplina che altera la funzione pianificatoria comunale in materia urbanistica e, conseguentemente, il corretto riparto delle relative funzioni tra regione e comune - Lesione dell’autonomia riconosciuta ai comuni.
Dispositivo: illegittimità costituzionale - inammissibilità
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Ambiente in genere.Sui principi del do not significant harm e della neutralità climatica: alcune riflessioni a margine del Green Deal europeo
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Sui principi del do not significant harm e della neutralità climatica: alcune riflessioni a margine del Green Deal europeo
di Gianluigi DELLE CAVE
Urbanistica.Condono edilizio e limiti di cubatura
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Consiglio di Stato Sez. IV n. 2173 del 17 marzo 2025
Urbanistica.Condono edilizio e limiti di cubatura
Il limite di 750 m³ previsto dalla legge per le nuove costruzioni non può essere eluso attraverso la ripartizione delle stesse in tante autonome unità. L’articolo 39 l. n. 724 del 1994, laddove ha previsto che il limite di 750 m³ di volumetria condonabile debba essere computato per le nuove costruzioni “per singola richiesta di concessione edilizia in sanatoria”, deve essere interpretato nel senso che nei casi in cui all’interno di un unico compendio immobiliare sia possibile individuare abusi ontologicamente diversi è possibile per essi presentare distinte richieste di condono (ciascuna delle quali soggiace al ridetto limite volumetrico), mentre in tutti gli altri casi resta fermo che dovranno essere le plurime istanze, sommate assieme, a non eccedere la volumetria di 750 m³. In definitiva, non può essere messa in discussione la ratio della legge, volta a impedire la sanatoria di nuove costruzioni oltre un certo limite di volumetria; volumetria quindi che non può che essere calcolata sull’intero immobile, a meno che le ripartizioni di esso non presentino caratteristiche particolari tali da giustificare una valutazione autonoma in sede di condono. Tutta la legislazione urbanistica e la giurisprudenza formatasi in materia di condono edilizio escludono la possibilità di una sanatoria parziale, sul presupposto che il concetto di costruzione deve essere inteso in senso unitario e non in relazione a singole parti autonomamente considerate. Pertanto, non è possibile scindere la costruzione tra i vari elementi che la compongono ai fini della sanatoria di singole porzioni di essa.
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Beni ambientali.Installazione pannelli fotovoltaici sui tetti degli edifici
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Consiglio di Stato Sez. IV n. 2808 del 2 aprile 2025
Beni ambientali.Installazione pannelli fotovoltaici sui tetti degli edifici
Il passaggio alla produzione di energia da fonti rinnovabili costituisce un obiettivo di interesse nazionale. Deve ritenersi, pertanto, non più possibile applicare ai pannelli fotovoltaici categorie estetiche tradizionali, le quali condurrebbero inevitabilmente alla qualificazione di questi elementi come intrusioni. La presenza del fotovoltaico sul tetto, alla luce delle sopravvenute esigenze energetiche, non può essere più percepita in assoluto come fattore di disturbo visivo. L’attenzione deve quindi essere focalizzata sulle modalità con cui i pannelli fotovoltaici sul tetto sono inseriti negli edifici che li ospitano e nel paesaggio circostante.
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Rifiuti.Bonifica e principi comunitari
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Consiglio di Stato Sez. IV n. 2186 del 17 marzo 2025
Rifiuti.Bonifica e principi comunitari
La natura meramente ripristinatoria e non punitiva-sanzionatoria della bonifica esclude l’applicabilità dell’art. 7 CEDU, mentre la tutela della proprietà di cui all’art 1 prot. 1 CEDU non esime dall’obbligo di riparazione del danno ambientale cagionato nello svolgimento dell’attività economica, secondo l’ordinario criterio di imputazione previsto dagli artt. 2043 e 2050 c.c.; il principio “chi inquina paga” impone di addossare a chi esercita un’attività economica inquinante le esternalità negative della medesima, trasformando il danno ambientale cagionato in un costo per l’impresa (non immediatamente traslabile sul prezzo finale) e incentivandone, per tale via, il contenimento o l’eliminazione. La ratio del principio verrebbe, all’evidenza, frustrata se l’esternalità negativa rimanesse a carico della collettività in contrasto con l’art. 191 TFUE e con la stessa giurisprudenza della Corte di giustizia richiamata dall’appellante; i principi di legittimo affidamento e di certezza del diritto - da valutarsi alla luce del criterio dell’operatore prudente e accorto - non possono esimere l’operatore professionale che svolge un’attività ad alto rischio di contaminazione, quale la trivellazione per la ricerca di idrocarburi, di porre rimedio alla contaminazione ambientale cagionata dall’omessa adozione delle necessarie cautele.
- Ambiente in genere.Concessioni demaniali
- Ambiente in genere.Assenza di potestà regolamentare del Comune
- Rifiuti.Veicoli fuori uso quali rifiuti pericolosi
- Rifiuti.Attività di recupero
- Alimenti. Detenzione per la vendita di alimenti in cattivo stato di conservazione insudiciati e in stato di alterazione
- Rifiuti.Autorizzazione unica regionale
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- Urbanistica.Attività edilizia libera
- Urbanistica.Il certificato di destinazione urbanistica non è impugnabile
- Urbanistica.Piscina quale nuova costruzione
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