Urbanistica.Il certificato di destinazione urbanistica non è impugnabile
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Consiglio di Stato Sez. VII n. 1710 del 27 febbraio 2025
Urbanistica.Il certificato di destinazione urbanistica non è impugnabile
Deve essere esclusa l’autonoma impugnabilità del certificato di destinazione urbanistica, dato che questo si configura come una certificazione redatta da un pubblico ufficiale, avente natura ed effetti meramente dichiarativi e non costitutivi di posizioni giuridiche, le quali discendono invece da altri provvedimenti, che hanno a loro volta determinato la situazione giuridica acclarata dal certificato stesso. Pertanto, il certificato, in quanto privo di efficacia provvedimentale, non ha alcuna concreta lesività, il che rende impossibile la sua autonoma impugnazione, mentre gli eventuali errori contenuti in esso potranno essere corretti dalla stessa amministrazione, su istanza del privato, oppure quest’ultimo potrà impugnare davanti al giudice amministrativo gli eventuali successivi provvedimenti concretamente lesivi, adottati in base all’erroneo certificato di destinazione urbanistica.
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Urbanistica.Piscina quale nuova costruzione
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Cass. Sez. III n. 12517 del 1 aprile 2025 (CC 18 dic 2024)
Pres. Ramacci Est. Noviello Ric. Fontana
Urbanistica.Piscina quale nuova costruzione
L'opera del tipo piscina, infatti, non può essere attratta alla categoria urbanistica delle mere pertinenze, poiché comporta una durevole trasformazione del territorio e, sul piano funzionale, non è preordinata ad un'esclusiva, oggettiva, esigenza dell'edificio principale, funzionalmente ed obiettivamente e indissolubilmente posta al servizio dello stesso; di peculiare rilievo è l'osservazione per cui essa, invero, non serve - necessariamente - a migliorare (contribuendo a rafforzare o confermare) le caratteristiche dell'immobile principale ma, piuttosto, assicura utilità ultronee che nulla hanno a che fare con le caratteristiche funzionali dell'immobile di riferimento: piuttosto, essa risulta funzionale alle persone (favorendone anche il relax o l'attività sportiva e dunque il personale benessere), piuttosto che al miglior uso dell'immobile. La strumentalità dell'opera del tipo piscina posta al servizio esclusivo di una residenza privata, rispetto ad usi e funzioni suscettibili di propria separata valutazione rispetto all'immobile principale, peraltro, pure si evince dal suo evidente autonomo valore di mercato.
Rumore.Aerogeneratori
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Cass. Sez. III n.12672 del 2 aprile 2025 (CC 6 feb 2025)
Pres. Ramacci Est. Amoroso Ric. PM in proc. Ucar
Rumore.Aerogeneratori
Il marcato superamento diurno e notturno dei valori limite di legge stabiliti per le emissioni rumorose e il livello di rumore differenziale di 19,3 db per l’orario diurno e 3 db per l’orario notturno, e la propensione espansiva del rumore generato nei confronti della comunità residente nell’area interessata dalle immissioni illecite di un aerogeneratore deve essere qualificata ai sensi dell’art. 659, comma 1 cod. pen.
Ambiente in genere.Brevi considerazioni sulla giurisdizione in materia di tutela climatica
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Brevi considerazioni sulla giurisdizione in materia di tutela climatica
di Leonardo PASANISI
Pubblicazione dell'Ufficio Studi Giustizia Amministrativa
Urbanistica.Sanatoria opere abusive ed onere della prova al privato
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Consiglio di Stato Sez. VI n. 1924 del 7 marzo 2025
Urbanistica.Sanatoria opere abusive ed onere della prova al privato
L’onere della prova dell'ultimazione entro una certa data di un’opera edilizia abusiva, allo scopo di dimostrare che essa rientra fra quelle per le quali si può ottenere una sanatoria speciale ovvero fra quelle per cui non era richiesto un titolo ratione temporis perché realizzate legittimamente senza titolo, incombe sul privato a ciò interessato. Va tuttavia ammesso un temperamento secondo ragionevolezza nel caso in cui, il privato da un lato porti a sostegno della propria tesi sulla realizzazione dell'intervento prima di una certa data elementi rilevanti (aerofotogrammetrie, dichiarazioni sostitutive di edificazione o altre certificazioni attestanti fatti che costituiscono circostanze importanti) e, dall’altro, il Comune non analizzi debitamente tali elementi e fornisca elementi incerti in ordine alla presumibile data della realizzazione del manufatto privo di titolo edilizio.
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Urbanistica.Dehors normativa e giurisprudenza. Il caso di Roma
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Dehors: normativa e giurisprudenza. Il caso di Roma
di Gianfranco AMENDOLA
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- Urbanistica.Articolo 34 TU edilizia
- Rifiuti.Trasporto illecito
- Urbanistica.Posizionamento di una gru a cavalletto in area di pertinenza di un opificio industriale
- Urbanistica.Stato legittimo dell'immobile
- Ambiente in genere.Spandimento dei fanghi in agricoltura
- Urbanistica.Principio di immanenza del carattere abusivo di un’opera illecita
- Rifiuti.Contaminazione storica ed obblighi di bonifica
- Ecodelitti.Disciplina premiale
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