Lexambiente - Rivista Trimestrale di Diritto Penale dell'Ambiente
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Consiglio di Stato Sez. VI n. 6140 del 1 settembre 2021
Urbanistica.Condono di opere soggette a vincolo idrogeologico
Le opere soggette a vincolo idrogeologico non sono condonabili ove siano in contrasto con il suddetto vincolo, anche se questo sia stato apposto, senza che residui alcun diaframma di discrezionalità in capo all'amministrazione interessata dalla domanda di condono ai fini del suo accoglimento, dovendosi anzi provvedere alla demolizione delle opere abusive
TAR Molise Sez. I n. 294 del 23 luglio 2021
Ambiente in genere.Silenzio assenso
La materia ambientale costituisce un’eccezione rispetto all’applicabilità della disciplina generale del silenzio-assenso. Giova infatti al riguardo osservare che l'art. 20, comma 4, della l. n. 241 del 1990, deroga espressamente all'istituto del silenzio assenso per atti e procedimenti riguardanti l'ambiente, materia nella quale rientra a pieno titolo la disciplina del procedimento relativo alla verifica dell’assoggettabilità del progetto a VIA. In materia ambientale il decorso del termine di conclusione del procedimento (e la considerazione vale anche per il procedimento di VIA) non può comportare per ciò solo la consumazione del potere di provvedere, né può determinare, nella stessa materia, la formazione del silenzio assenso, in quanto istituto incompatibile con le esigenze di tutela effettiva presidiate anche a livello comunitario.
Condono edilizio: altolà del TAR alla soprintendenza Vietato chiedere integrazioni documentali a tempo scaduto
(nota alla sentenza del TAR Campania Napoli del 16 agosto 2021, n. 5503)
di Lorenzo Bruno MOLINARO
Consiglio di Stato Sez. VI n. 5400 del 19 luglio 2021
Urbanistica.Legittimazione dei soggetti terzi non direttamente destinatari del provvedimento
Nel settore edilizio, la legittimazione dei soggetti ‘terzi’, non direttamente destinatari del provvedimento (sia esso un titolo edilizio, ovvero l’ordine di demolizione dell’abuso commesso), è riconosciuta in base al criterio cosiddetto della vicinitas, ovvero in caso di stabile collegamento materiale tra l’immobile del ricorrente e quello interessato dai lavori, quando questi ultimi comportino un’alterazione vietata del preesistente assetto urbanistico ed edilizio. Quanto al pregiudizio della situazione soggettiva protetta dei predetti soggetti ‘terzi’, il danno deve ritenersi sussistente in re ipsa per gli abusi edilizi, in quanto ogni edificazione abusiva incide se non sulla visuale, quanto meno sull’equilibrio urbanistico del contesto e l’armonico e ordinato sviluppo del territorio, a cui fanno necessario riferimento i titolari di diritti su immobili adiacenti, o situati comunque in prossimità a quelli interessati dagli abusi. In rapporto invece alle scelte di pianificazione urbanistica, si richiede che i titolari di aree limitrofe, non direttamente incise dalla nuova disciplina, diano riscontri probatori del danno riconducibile al godimento, o al valore di mercato, dell'area su cui insistano gli immobili dai medesimi posseduti, per effetto della nuova normativa
Cass. Sez. III n. 30045 del 2 agosto 2021 (PU 17 mar 2021)
Pres. Ramacci Est. Zunica Ric. Nesim
Rifiuti.Confisca mezzo di trasporto del terzo estraneo al reato
In tema di illecita gestione dei rifiuti, al fine di evitare la confisca obbligatoria del mezzo di trasporto utilizzato per commettere il reato, incombe sul terzo estraneo al reato, individuabile in colui che non ha partecipato alla commissione dell'illecito ovvero ai profitti che ne sono derivati, l’onere di provare la sua buona fede ovvero che l’uso illecito del mezzo gli era ignoto e non collegabile a un suo comportamento negligente.
Consiglio di Stato Sez. VI n. 5251 del 12 luglio 2021
Urbanistica.Sanatoria e potere della P.A. di provvedere dopo il decorso dei 60 giorni
l silenzio serbato dal Comune sull'istanza di accertamento di conformità urbanistica non ha valore di silenzio-inadempimento, ma di silenzio-rigetto, con la conseguenza che, una volta decorso il relativo termine, non sussiste un obbligo di provvedere; ciò comporta altresì il permanere della facoltà di provvedere espressamente anche a fronte del supplemento istruttorio svolto dall’amministrazione
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