Lexambiente - Rivista Trimestrale di Diritto Penale dell'Ambiente
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Consiglio di Stato Sez. II n. 2941 del 12 aprile 2021
Ambiente in genere.Momento di effettuazione della VAS
La VAS, in quanto passaggio endoprocedimentale, volto ad integrare le scelte discrezionali tipiche dei piani e dei programmi, al fine di garantire un elevato livello di protezione dell'ambiente sì da rendere compatibile l'attività antropica con le condizioni di sviluppo sostenibile, va effettuata durante la fase di predisposizione dello stesso, o comunque anteriormente all'approvazione del piano o programma, essendo preordinata a garantire che gli impatti significativi sull'ambiente derivanti dall'attuazione dei detti piani e programmi siano presi in considerazione durante la loro elaborazione e prima della loro approvazione definitiva.
Cass. Sez. III n. 15302 del 23 aprile 2021 (UP 22 gen 2021)
Pres. Sarno Est. Galterio Ric. Passa
Rifiuti.Veicolo fuori uso quale rifiuto pericoloso
La natura di rifiuto pericoloso di un veicolo fuori uso non necessita di particolari accertamenti, quando risulti, anche soltanto per le modalità di raccolta e deposito, che lo stesso non è stato sottoposto ad alcuna operazione finalizzata alla rimozione dei liquidi o delle altre componenti pericolose. La distinzione contenuta nell’art. 184 d. lgs. 152/2006 tra rifiuti pericolosi e non pericolosi deve essere, integrata con gli allegati al medesimo decreto legislativo e segnatamente con l’allegato D che contempla tra i rifiuti pericolosi con il codice CER 16 01 04 i veicoli fuori uso in generale e tra i rifiuti non pericolosi con il codice CER 16 01 06 “i veicoli fuori uso non contenenti liquidi ne' altre componenti pericolose”. Deriva da tale distinzione che i veicoli non bonificati perché contenti liquidi, nella specie costituiti dagli olii combusti dei circuiti idraulici e frenanti (cui l’elenco di cui al citato allegato conferisce di per sé autonomo valore di rifiuto pericoloso, come a titolo esemplificativo avviene per il liquido per i freni ivi con il codice CER 16 01 13) e componenti meccaniche, quali marmitte e motori, la cui rimozione richiede operazioni complesse e comunque l’osservanza di specifiche norme di sicurezza, costituiscono perciò rifiuti pericolosi.
Consiglio di Stato Sez. IV n. 8191 del 13 aprile 2021
Urbanistica.Vincoli espropriativi
Il principio della spettanza di un indennizzo al proprietario nel caso di reiterazione del vincolo preordinato all’esproprio non rileva ai fini della legittimità dei provvedimenti che hanno disposto l’approvazione dello strumento urbanistico con la conseguente reiterazione del vincolo. I profili attinenti alla spettanza o meno dell’indennizzo e al suo pagamento non attengono, infatti, alla legittimità del procedimento, ma riguardano questioni di carattere patrimoniale devolute alla cognizione della giurisdizione civile (art. 39, I, D.P.R. n. 327 del 2001, T.U. Espropriazione per p.u.)
Cass. Sez. III n. 15310 del 23 aprile 2021 (UP 25 feb 2021)
Pres. Marini Est. Gai Ric. Nobis
Urbanistica.Lottizzazione prescrizione e confisca in ipotesi di procedimento cumulativo
Nella sola ipotesi di procedimento cumulativo il cui giudizio sia necessariamente proseguito per gli ulteriori illeciti e in assenza di richiesta di proscioglimento fondata sulla maturazione dei termini di prescrizione del reato, il giudice di primo grado può disporre la confisca all’esito dell’accertamento dei presupposti di applicazione, ferma la doverosità del rilievo della prescrizione (fattispecie in cui il Tribunale ha disposto la confisca urbanistica all’esito del dibattimento nel processo cumulativo per i reati di cui all’art. 323 cod.pen. e 44 lett. c) del d.P.R. n. 380 del 2001, al termine del quale ha assolto gli imputati dal reato di abuso di atti di ufficio ed ha rilevato la prescrizione dell’illecito lottizzatorio).
Consiglio di Stato Sez. V n. 3015 del 13 aprile 2021
Rifiuti.Obblighi di controllo sulle proprie proprietà gravanti sui soggetti pubblici
Deve essere riconosciuta l’accentuazione degli obblighi di controllo sulle proprie proprietà gravanti sui soggetti pubblici, riconducendoli al dovere dell’amministrazione di dare esempio del rispetto della legalità e ciò a maggior ragione quando si tratti di realtà locali caratterizzate dalla perduranza di situazioni emergenziali, dalla assenza diffusa di senso civico delle cittadinanze, da una diffusa omertà e dalla presenza di organizzazioni criminali proprio nel settore del trasporto e dello smaltimento dei rifiuti: le pubbliche autorità possono concretamente esigere ed ottenere il rispetto della legalità, solo quando esse stesse ne danno l’esempio, applicando le leggi quando ne sono destinatarie e imponendo la loro applicazione, quando agiscano nell’esercizio dei loro doveri istituzionali. Né può assumere valore in qualche modo scriminante la indisponibilità di risorse economiche, sempre che non si dimostri la postergazione delle spese facoltative a quelle necessarie ad adempiere ai propri obblighi di proprietario, sacrificabili solo per prioritarie esigenze di soddisfacimento di funzioni essenziali
Cass. Sez. III n. 12121 del 31 marzo 2021 (UP 23 feb 2021)
Pres. Ramacci Est. Reynaud Ric. Qendraj
Urbanistica.Opere di scavo, sbancamento e livellamento del terreno
In tema di reati urbanistici, le opere di scavo, di sbancamento e di livellamento del terreno, finalizzate ad usi diversi da quelli agricoli, in quanto incidono sul tessuto urbanistico del territorio, sono assoggettate a titolo abilitativo edilizio
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