Lexambiente - Rivista Trimestrale di Diritto Penale dell'Ambiente
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Cass. Sez. III n. 10123 del 16 marzo 2021 (UP 20 gen 2021)
Pres. Ramacci Est. Gai Ric. Selvaggio
Urbanistica.Lottizzazione prescrizione del reato e confisca
Qualora il giudice abbia rilevato una diversa data di consumazione del reato rispetto a quanto indicato dal capo di imputazione a seguito della audizione di testimoni, nel prendere atto che la prescrizione, decorrente dalla nuova data, è maturata, se l’accertamento del reato nei suoi elementi oggettivo e soggettivo si è completato nel momento che ha coinciso con l’accertamento della – diversa - data di consumazione egli legittimamente, nel dichiarare la prescrizione, può disporre anche la confisca del terreno e delle opere abusivamente realizzate.
29 January 2021
Nella relazione (in lingua inglese) sull’attività operativa, Eurojust fornisce una panoramica concisa e aggiornata delle problematiche giuridiche e operative emerse da circa 60 casi di criminalità ambientale transfrontaliera deferiti all’Agenzia nel periodo 2014-2018.6. Mette in evidenza le migliori pratiche che hanno consentito alle autorità nazionali di instaurare un clima di fiducia, assicurare l’efficienza delle indagini e un’effettiva azione penale per i reati ambientali nonché sviluppare una cooperazione sostenibile, non solo all’interno dell’UE ma anche con i paesi terzi. Alcuni esempi pratici illustrano il modo in cui i paesi interessati hanno raggiunto un’intesa su concetti giuridici, scambiato informazioni, coinvolto tutti i soggetti interessati necessari per gli interventi, definito una strategia comune e ottenuto insieme risultati positivi.7.La relazione descrive inoltre le principali problematiche insite nello specifico nelle attività di indagine e di esercizio dell’azione penale per i casi di criminalità ambientale, oltre a presentare le seguenti raccomandazioni intese a sfruttare meglio i potenziali vantaggi derivanti da una cooperazione transfrontaliera efficace e tempestiva
Consiglio di Stato Sez. VI n. 2041 10 marzo 2021
Beni ambientali. Omessa indicazione delle norme violate e conseguenze
L’omessa indicazione della specifica disposizione violata del codice dei beni culturali ed ambientali non determina l’illegittimità del provvedimento adottato dalla Soprintendenza di annullamento dell’autorizzazione paesaggistica rilasciata dall’Ente locale.
La tenuta dei registri cronologici di carico e scarico presso lo studio di consulenza. Sanzioni amministrative o penali?
di Gaetano ALBORINO
Cass. Sez. III n. 11133 del 23 marzo 2021 (CC 4 mar 2021)
Pres. Izzo Est. Di Stasi Ric. Lo Cicero
Urbanistica.Demolizione immobile abusivo e acquisizione al patrimonio comunale
L'effetto traslativo dell'opera edilizia realizzata abusivamente al patrimonio comunale, previsto dall'art. 31, comma quarto, del d.P.R. 6 giugno 2001, n. 380 (ed in precedenza dall’omologa disposizione di cui all'art. 7 della Legge 28 febbraio 1985, n. 47), consegue ope legis in caso di inottemperanza all'ingiunzione a demolire e non costituisce impedimento tecnico-giuridico alla possibilità di eseguire l'ordine di demolizione, in quanto il trasferimento dell'immobile nella disponibilità dell'ente locale è esclusivamente preordinato ad una sua più agevole demolizione - il cui onere economico va posto in ogni caso a carico dei responsabili dell'abuso edilizio - e non invece ad incrementare il patrimonio dell'ente locale con opere che contrastano con l'assetto urbanistico del territorio
TAR Campania (NA) Sez. V n.1790 del 17 marzo 2021
Ambiente in genere.Valutazione di incidenza
Alcuna valutazione di incidenza, neppure ascrivibile alla fase di screening, può intendersi effettuata, in assenza dei necessari presupposti, ed in particolare del riferimento nello studio preliminare ambientale al predetto SIC e dell’inserimento nel medesimo di un capitolo conforme agli indirizzi di cui al più volte citato allegato G, finalizzato anche a valutare le interferenze avuto riguardo alle componenti abiotiche, biotiche e alle connessioni ecologiche; con il che la denunciata violazione formale (mancanza di studio preliminare completo delle indicazioni di cui all’allegato G) assurge a violazione sostanziale delle disposizioni di tutela non potendosi in alcun modo sanare la carenza degli elementi istruttori normativamente necessari a fondare la valutazione rimessa all’Autorità competente ove gli stessi non siano stati di fatto acquisiti, mediante atti contenutisticamente definiti, nella loro valenza fattuale ed effettuale. Se invero è completamente pretermesso finanche il riferimento al SIC, non è necessario spendere altri argomenti per dimostrare come non si possa pervenire ad una seria valutazione di non significatività degli impatti e dunque di certezza circa l’assenza di impatti significativi (segnalazione e massima avv. M. Balletta)
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