Lexambiente - Rivista Trimestrale di Diritto Penale dell'Ambiente
Nell'area dedicata alla rivista è scaricabile l'ultimo fascicolo pubblicato
Lexambiente - Rivista Trimestrale di Diritto Penale dell'Ambiente
Nell'area dedicata alla rivista è scaricabile l'ultimo fascicolo pubblicato
Cass. Sez. III n.44014 del 2 novembre 2023 (UP 11 ott 2023)
Pres. Ramacci Est. Liberati Ric.Borrelli
Rifiuti.Trasporto illecito e occasionalità della condotta
Il carattere non occasionale della condotta di trasporto illecito di rifiuti può essere desunto anche da indici sintomatici, quali la provenienza del rifiuto da una attività imprenditoriale esercitata da chi effettua o dispone l'abusiva gestione, la eterogeneità dei rifiuti gestiti, la loro quantità, le caratteristiche del rifiuto indicative di precedenti attività preliminari di prelievo, raggruppamento, cernita, deposito, dall’utilizzo di mezzi indicativi di professionalità e stabilità nell’esercizio di tale attività. Ai fini della configurabilità del reato di cui all'art. 256, comma primo, del d.lgs. 3 aprile 2006, n. 152, trattandosi di illecito istantaneo, è sufficiente anche una sola condotta integrante una delle ipotesi alternative previste dalla norma, purché costituisca un'attività di gestione di rifiuti e non sia assolutamente occasionale.
TAR Lazio (RM) Sez. II-bis n. 15129 del 12 ottobre 2023
Urbanistica.Limiti alla installazione di vetrate panoramiche amovibili
L’idoneità di una vetrata ad individuare una volumetria suscettibile di un’utilizzazione diversa da quella legittimamente assentita preclude l’applicabilità della liberalizzazione operata dall’art. 6 lettera b-bis d.p.r. n 380/01, come espressamente previsto dalla disposizione stessa, per le "vepa", con conseguente necessità che l'intervento, quale ristrutturazione edilizia pesante, debba essere assentito con permesso di costruire o scia sostitutiva ai sensi dell’art. 10 comma 1 lettera c) d.p.r. n. 380/01.
Cass. Sez. III n.43829 del 31 ottobre 2023 (CC 11 ott 2023)
Pres. Ramacci Est. Liberati Ric.PM in proc. Ricci
Urbanistica.Impossibilità tecnica della demolizione
L’impossibilità tecnica di dare esecuzione all'ordine di demolizione, oltre a dover essere dimostrata, non assume rilievo quando dipende da una causa imputabile allo stesso condannato
TAR Basilicata Sez. I n. 582 del 12 ottobre 2023
Rifiuti.Obbligo di messa in sicurezza bonifica e ripristino ambientale
Ai sensi dell'art. 242 d.lgs. n. 152/2006, gravano sul solo responsabile dell'inquinamento gli obblighi di messa in sicurezza, bonifica e ripristino ambientale a seguito della constatazione di uno stato di contaminazione, non essendo configurabile in via automatica, in maniera oggettiva, per posizione o per fatto altrui, una responsabilità in capo al proprietario dell'area inquinata e, quindi, l'obbligo di bonificar per il solo fatto di rivestire tale qualità, ove non si dimostri il suo apporto causale colpevole al danno ambientale riscontrato
Cass.Pen. Sez. III n. 42243 del 17 ottobre 2023 (PU14 set 2023)
Pres. Ramacci Rel. Scarcella Ric.Carenza
Urbanistica.Regime giuridico delle barriere new jersey
Nell’ambito di applicazione dell’art. 6, comma 1, lett. e-quinquies, D.P.R. n. 380 del 2001, il quale qualifica come interventi di edilizia libera “le aree ludiche senza fini di lucro e gli elementi di arredo delle aree pertinenziali degli edifici” non rientrano le barriere denominate new jersey. Invero, dette barriere, essendo attrezzature di sicurezza modulare realizzate, come nella specie, in cemento armato, sono impiegate per ostruire od incanalare il flusso stradale, o per circoscrivere momentaneamente un’area di cantiere oppure utilizzate anche in situazioni di emergenza, e non certamente quali elementi di arredo.
Consiglio di Stato Sez. lI n. 8813 del 9 ottobre 2023
Urbanistica.Locali deposito
In materia edilizia il vincolo pertinenziale che lega il manufatto accessorio a quello principale dev’essere tale in senso oggettivo, cosicchè il primo non risulti suscettibile di alcuna diversa utilizzazione economica con la conseguenza che tale non può essere considerato un locale adibito a deposito poiché consta di volumetria aggiuntiva. Tali strutture, oltre a non essere pertinenziali, non possono essere considerate precarie, in tal senso non deponendo neppure il materiale impiegato per la costruzione in quanto la precarietà di un intervento non dipende dal materiale utilizzato, ma dal fatto che lo stesso è idoneo a soddisfare, come nella specie, esigenze stabili.
Pagina 158 di 651