Lexambiente - Rivista Trimestrale di Diritto Penale dell'Ambiente
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I fanghi trattati negli impianti di depurazione delle acque reflue, quali autorizzazioni e quali opportunità
di Maila STRAPPINI, Tommaso AURELI, Caterina NAPPI, Gabriella CALCAGNOLI, Francesco MOSETTI
Cass. Sez. III n. 5457 del 8 febbraio 2023 (CC 13 gen 2023)
Pres. Ramacci Est. Corbo Ric. Vitiello
Urbanistica.Condono e divieto di retroattività delle sanzioni amministrative punitive
Al principio del divieto di retroattività delle sanzioni amministrative punitive è del tutto estranea la disciplina delle sanatorie edilizie ed urbanistiche, nella quale rientrano le previsioni di cui all’art. 32, commi 26 e 27, d.lgs. n. 269 del 2003, e di cui agli artt. 32 e 33 legge n. 47 del 1985, nei testi vigenti. Sembra sufficiente osservare, infatti, che, mentre il divieto di retroattività mira ad evitare l’applicazione di sanzioni non prevedibili al momento della condotta che si intende “punire”, la disciplina dei condoni attiene, ben diversamente, all’individuazione dei presupposti per i quali una condotta prevista come illecita nel momento in cui è compiuta, possa, per ragioni di opportunità, non essere sanzionata, o essere sanzionata in modo più mite.
TAR Campania (NA) Sez. VII n. 909 del 8 febbraio 2023
Urbanistica.Declaratoria di decadenza del piano di lottizzazione per mancata esecuzione delle opere di urbanizzazione nel decennio
La declaratoria di decadenza del piano di lottizzazione per la mancata esecuzione nel decennio, decorrente dalla stipula della convenzione, delle opere di urbanizzazione, ha natura vincolata, configurandosi come atto ricognitivo di un dato storico costituito dalla scadenza del termine di efficacia della convenzione con effetto automatico contemplato dalla legge
Cass. Sez. III n. 5910 del 13 febbraio 2023 (UP 11 gen 2023)
Pres. Andreazza Est. Corbo Ric. PG in proc. Mangano
Rifiuti.Estinzione del reato per esito positivo della messa alla prova
L’ordinanza di ammissione alla prova e la successiva sentenza di proscioglimento sono viziate laddove l’ordinanza di ammissione alla prova non risulta aver subordinato l’ammissione alla prova alla prestazione delle condotte dirette all’eliminazione delle conseguenze dannose o pericolose derivanti dal reato, né, comunque, aver fissato la relativa prescrizione (nella fattiospecie la Corte ha rilevato che, essendo il reato oggetto del procedimento quello di cui all’art. 256, comma 2, d.lgs. n. 156 del 2006, ed essendosi contestato all’imputato di avere, nella qualità di titolare di una ditta individuale, depositato in modo incontrollato e senza autorizzazione rifiuti speciali pericolosi e non pericolosi, quali autocarri e materiali di risulta, sarebbe stato possibile eliminare le conseguenze dannose o pericolose derivanti dal reato, ad esempio attraverso la bonifica dell’area o, eventualmente, la regolarizzazione della stessa).
La natura giuridica dei rifiuti abbandonati sulle strade e sulle aree pubbliche
Gaetano ALBORINO
TAR Campania (NA) Sez. II n. 879 del 7 febbraio 2023
Urbanistica.Istanza di sanatoria e demolizione
La presentazione di istanza ex art. 36 TUE incide al più sull’immediata efficacia dell’ordinanza di demolizione (che rimane sospesa sino alla definizione dell’istanza di accertamento di conformità), ma non certo sulla sua legittimità, da valutarsi unicamente in funzione della sussistenza o meno di un titolo edilizio
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