Lexambiente - Rivista Trimestrale di Diritto Penale dell'Ambiente
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Consiglio di Stato Sez. IV n. 9397 del 22 novembre 2024
Rifiuti.Obblighi di bonifica e messa in sicurezza
Pronuncia sulla sussistenza o meno di un obbligo di messa in sicurezza e di bonifica in capo a società non responsabili dell’inquinamento, con disamina della normativa e della giurisprudenza.
L’interesse a ricorrere dei comitati ambientalisti in relazione al criterio della vicinitas (commento a Cons. Stato, sez. IV, 7 agosto 2024, n. 7033)
di Gabriele TORELLI
Consiglio di Stato Sez. IV n. 9444 del 25 novembre 2024
Urbanistica.Ambito di esercizio del potere di pianificazione urbanistica comunale
Il potere di pianificazione urbanistica comunale non è limitato all'individuazione delle destinazioni delle zone del territorio comunale e, in particolare, alla individuazione delle potenzialità edificatorie delle stesse e ai limiti che incontrano tali potenzialità, dovendo essere, invece, inteso in termini più inclusivi e omnicomprensivi, in considerazione di tutti i valori implicati dallo sviluppo complessivo e armonico del territorio, estendendosi il contenuto del piano regolatore generale anche all'indicazione dei vincoli da osservare nelle zone a carattere storico, ambientale e paesaggistico. La sussistenza di competenze statali e regionali in materia di bellezze naturali o artistiche o storiche non esclude che la tutela di questi stessi beni sia perseguita anche in sede di adozione e approvazione dello strumento urbanistico comunale e che il piano regolatore generale, nell'indicare i limiti da osservare per l'edificazione nelle zone a carattere storico, ambientale e paesistico, può disporre che determinate aree siano sottoposte a vincoli conservativi, indipendentemente da quelli imposti dalle autorità istituzionalmente preposte alla salvaguardia dei beni e delle aree di interesse storico, artistico o ambientale. Ne deriva come conseguenza che, contrariamente a quanto ritenuto dagli appellanti, la imposizione di vincoli a fini di tutela paesaggistica o ambientale, nell’ambito della pianificazione urbanistica, non è necessariamente subordinata all’accertamento di situazioni di inquinamento che imporrebbero la bonifica dell’area secondo le norme in tema di tutela dell’ambiente, così come non è dipendente dalle previsioni di tutela contenute nel piano paesaggistico. Né sussiste uno specifico onere di motivazione, salvo i casi in cui le previsioni incidano su zone territorialmente circoscritte ledendo legittime aspettative, essendo sufficiente ricavare le ragioni della scelta dalle indicazioni di carattere generale dei profili generali e dei criteri che sorreggono l’impostazione del piano, senza necessità di una motivazione puntuale e mirata.
L’ordinamento non riconosce gli adempimenti postumi in tema di sicurezza delle costruzioni e tutela della pubblica incolumità
di Massimo GRISANTI
Consiglio di Stato Sez. IV n. 9525 del 27 novembre 2024
Rifiuti. Abbandono e responsabilità
Il sub-sistema normativo di cui al d.lgs. n. 152 del 2006 reca un preciso criterio di imputazione della responsabilità da inquinamento, la quale si innesta sulla sussistenza di un nesso eziologico, non ammettendo ulteriori, diversi e più sfavorevoli criteri di imputazione (i quali, pure, sono conosciuti da altri settori dell’ordinamento) e che, sia nelle ipotesi di danno ambientale disciplinate dalle previsioni della direttiva 2004/35/UE, sia in quelle che restano regolate dalle sole previsioni del Codice ambientale, non sono configurabili ipotesi di responsabilità svincolata da un contributo causale alla determinazione del danno. La norma richiede, inoltre, che la condotta di abbandono e deposito incontrollato di rifiuti “sul” suolo e “nel” suolo risulti imputabile a titolo di dolo o colpa in base agli accertamenti effettuati, in contraddittorio con i soggetti interessati.
Agrivoltaico e CER quali strumenti di sostenibilità energetica
di Elena QUADRI
Pubblicazione dell'Ufficio Studi della Giustizia Amministrativa
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