Lexambiente - Rivista Trimestrale di Diritto Penale dell'Ambiente
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TAR Campania (NA) Sez. II n. 117 del 5 gennaio 2023
Urbanistica.Deroghe al permesso di costruire
La deroga al permesso di costruire non può incidere sulle scelte di tipo urbanistico, potendo operare solo nel caso in cui l'area sia edificabile secondo le previsioni di piano, con la conseguenza che non può ritenersi ammissibile il rilascio di permessi in deroga, ad esempio, per aree a destinazione agricola o a verde pubblico o privato mancando in tal caso il presupposto dell'edificabilità dell'area necessario non per il rilascio in deroga del permesso di costruire ma per il permesso stesso. Va escluso che la deroga possa riguardare aumenti di volumetria rispetto a quelli oggetto di pianificazione potendo consentire soltanto, a parità di volume edificabile, che l'intervento si concretizzi, ad esempio, con altezza, superficie coperta, destinazione diverse da quelle previste dal PRG. Ne consegue che, al di fuori dei limiti indicati dalla disposizione contenuta nell’art. 14 D.P.R. n.380/01, viene a configurarsi un'ipotesi di variante urbanistica la cui approvazione è soggetta alla specifica disciplina
Cass. Sez. III n. 3258 del 25 gennaio 2023 (UP 10 gen 2023)
Pres. Ramacci Est. Semeraro Ric. Procaccini
Urbanistica.Impossibilità di rilascio del permesso di costruire in sanatoria per opere in zona vincolata
Il rilascio postumo dell'autorizzazione paesaggistica al di fuori dei limiti in cui essa è consentita ai sensi dell'art. 167, commi 4 e 5, d.lgs. 22 gennaio 2004, n. 42, non consente la sanatoria urbanistica ex art. 36 d.P.R. 6 giugno 2001, n. 380, e non produce alcun effetto estintivo dei reati edilizi né preclude l'emissione dell'ordine di rimessione in pristino dell'immobile abusivo edificato in zona vincolata.
TAR Campania (NA) Sez. V n. 111 del 5 gennaio 2023
Rifiuti.Mancata recinzione del fondo e responsabilità del proprietario
La mancata recinzione del fondo non può costituire, di per sé, prova della colpevolezza del proprietario, considerato anche che la recinzione non sempre ostacola il conferimento o lo sversamento di rifiuti, e che essa è pur sempre una facoltà del proprietario e non un obbligo
Cass. Sez. III n. 4588 del 3 febbraio 2023 (CC 20 dic 2022)
Pres. Aceto Est. Scarcella Ric. Gallone
Rifiuti.Articolo 260-ter decreto legislativo 152 del 2006
La legge n. 12/2019, che ha convertito il d.l. n. 135/2018, con l’art. 6, comma 2, dispone che «Dal 1° gennaio 2019, sono abrogate, in particolare, le seguenti disposizioni: a) gli articoli 16, 35, 36, 39 commi 1, 2, 2-bis, 2-ter e 2- quater, 9, 10 e 15, del decreto legislativo 3 dicembre 2010, n. 205». Poiché l’art. 36 ha inserito, dopo l'art. 260, gli artt. 260-bis e 260-ter, si deve ritenere, senza ombra di dubbio, che quest’ultima disposizione non sia più in vigore con la conseguenza che la confisca del mezzo utilizzato per il trasporto di rifiuti resta disciplinata dall’art. 259, comma 2, D.lgs. n. 152/2006.
Consiglio di Stato Sez. VI n. 167 del 4 gennaio 2023
Urbanistica.Destinazione a parcheggio di uno spazio verde
La destinazione a parcheggio di uno spazio verde, comporta, anche se attuata senza opere edilizie, una trasformazione del territorio urbanisticamente rilevante, in quanto determina un aumento del carico urbanistico, dato dal continuo passaggio, gli scarichi delle auto, e quindi il connesso disturbo alla fauna del bosco e alla proliferazione della vegetazione nei punti di passaggio. Il mutamento di destinazione d’uso integra, dunque, un cambio – di destinazione d’uso – tra categoria funzionali differenti, e per tale ragione necessita di apposito titolo edilizio
Tar Toscana Sez. II n. 96 del 31 gennaio 2023
Urbanistica.Permesso di ricerca per acqua minerale e termale
Deve ritenersi legittimo il diniego, opposto dal Comune, del permesso di ricerca per acqua minerale e termale, qualora l’attività di sfruttamento progettata risulti incompatibile con gli strumenti urbanistici.
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