Caccia e animali.Rigetto dell’istanza di rinnovo e contestuale ritiro della licenza di porto di fucile ad uso caccia
- Dettagli
- Categoria principale: Caccia e Animali
- Categoria: Giurisprudenza Amministrativa TAR
- Visite: 3252
TAR Friluli V.G. Sez. I n. 201 del 1 luglio 2021
Caccia e animali.Rigetto dell’istanza di rinnovo e contestuale ritiro della licenza di porto di fucile ad uso caccia
Mentre la previsione di cui all’art. 32 della legge 157 del 1992 configura, effettivamente, una sanzione amministrativa accessoria di carattere interdittivo, irrogata a seguito dell’accertamento di fatti di rilevanza penale e intesa a privare il reo – in via temporanea o definitiva – della legittima disponibilità del corpo del reato, ben diversa è la natura del diniego di rinnovo, cui è del tutto estranea qualsiasi logica sanzionatoria o punitiva. I procedimenti amministrativi in materia di armi disciplinati dal TULPS rispondono infatti esclusivamente ad esigenze di tutela della pubblica e privata incolumità e i relativi provvedimenti hanno natura cautelare e preventiva di possibili abusi.
Rifiuti.Discarica monodedicata per rifiuti contenenti amianto
- Dettagli
- Categoria principale: Rifiuti
- Categoria: Giurisprudenza Amministrativa TAR
- Visite: 1895
TAR Lombardia (MI) Sez.III n. 1592 del 30 giugno 2021
Rifiuti.Discarica monodedicata per rifiuti contenenti amianto
La mancanza di PRS (piano regionale di smaltimento) non può di per sé precludere il rilascio di autorizzazioni all’apertura di nuove discariche per lo smaltimento dell’amianto. Se il progetto di una nuova discarica monodedicata per rifiuti contenenti amianto non ha comportato alcuna variante a piani o progetti già sottoposti a VAS, non si dovesse procedere a verifica di VAS
Leggi tutto: Rifiuti.Discarica monodedicata per rifiuti contenenti amianto
Ambiente in genere.Concessioni demaniaali e direttiva Bolkenstein
- Dettagli
- Categoria principale: Ambiente in genere
- Categoria: Giurisprudenza Amministrativa TAR
- Visite: 2494
TAR Puglia (LE) Sez. I n. 981 del 29 giugno 2021
Ambiente in genere.Concessioni demaniaali e direttiva Bolkenstein
La direttiva servizi o Bolkestein non può qualificarsi come self-executing in quanto non possiede i requisiti oggettivi dell’ auto-esecutività e non è pertanto immediatamente applicabile, in assenza di una normativa nazionale di attuazione. Appare evidente, proprio in ragione della caotica situazione in atto (caratterizzata da un dilagante aumento del contenzioso avviato dai titolari di concessioni demaniali e financo dall’Anti-Trust), che l’attuazione della direttiva Bolkestein nella specifica materia non possa che realizzarsi attraverso la previa approvazione di una preliminare normativa che preveda l’immediata revoca – ancorché temporanea – della delega originariamente attribuita alle regioni e poi ai comuni per la gestione delle attività amministrative connesse alle concessioni demaniali in questione, e ciò al fine di pervenire ad una disciplina unitaria e coerente idonea ad evitare ingiustificata disparità di trattamento da comune a comune ed al fine di arginare l’inevitabile proliferare del contenzioso. In proposito deve aggiungersi che, quandanche volesse ritenersi che l’attività di attuazione della direttiva possa rientrare nelle ordinarie attività amministrative connesse alla gestione delle concessioni e oggetto della delega conferita a regioni e comuni (circostanza della quale può seriamente dubitarsi, trattandosi di attività straordinaria connessa all’adempimento di obblighi U.E. e quindi ultronea rispetto all’ambito della delega conferita), occorre ricordare che proprio l’esigenza di assicurare l’adempimento di obblighi derivanti dall’adesione alla U.E. o da accordi internazionali costituisce – secondo il nostro ordinamento costituzionale – limite oggettivo alla stessa potestà legislativa delle regioni e financo di quelle ad autonomia differenziata. Ciò induce a ritenere che difetti in capo al singolo comune e al Dirigente comunale il potere di provvedere in materia.
Leggi tutto: Ambiente in genere.Concessioni demaniaali e direttiva Bolkenstein
Urbanistica.Piano di lottizzazione e piano regolatore
- Dettagli
- Categoria principale: Urbanistica
- Categoria: Consiglio di Stato
- Visite: 3808
Consiglio di Stato Sez. IV n. 4908 del 28 giugno 2021
Urbanistica.Piano di lottizzazione e piano regolatore
Con il piano di lottizzazione non è consentito effettuare valutazioni che contrastino con quelle già formalizzate con il piano regolatore, in quanto il primo, quale piano attuativo, rientra nel secondo livello della pianificazione urbanistica e quindi presuppone l’esistenza di un vigente piano regolatore generale, in tal modo assumendo una natura meramente attuativa dello stesso; ne consegue che l’amministrazione comunale, presa la decisione di approvare il piano di lottizzazione, conserva una certa discrezionalità esclusivamente nelle modalità attuative dell’edificazione, ossia nel quomodo, non già nell’an di essa, tale ultimo apprezzamento rimanendo vincolato alla scelta operata ab origine dal piano regolatore di ricorrere alla lottizzazione per una determinata area. In ragione del carattere estremamente dettagliato delle previsioni dello strumento urbanistico generale e della natura meramente attuativa del piano di lottizzazione è possibile ritenere che le valutazioni in ordine alla compatibilità ambientale e paesaggistica effettuate in occasione dell’approvazione di una variante puntuale non debbano essere ripetute per l’approvazione del piano di lottizzazione convenzionata privata.
Leggi tutto: Urbanistica.Piano di lottizzazione e piano regolatore
Urbanistica.Richiesta di proroga dell’efficacia del permesso di costruire
- Dettagli
- Categoria principale: Urbanistica
- Categoria: Consiglio di Stato
- Visite: 1991
Consiglio di Stato Sez. IV n. 4648 del 16 giugno 2021
Urbanistica.Richiesta di proroga dell’efficacia del permesso di costruire
La proroga dell’efficacia del permesso di costruire va richiesta prima della decorrenza del termine ultimo per la fine dei lavori.
Leggi tutto: Urbanistica.Richiesta di proroga dell’efficacia del permesso di costruire
Rifiuti.Combustione di residui vegetali
- Dettagli
- Categoria principale: Rifiuti
- Categoria: Cassazione Penale
- Visite: 2216
Cass. Sez. III n. 26569 del 13 luglio 2021 (UP 4 mar 2021)
Pres. Izzo Rel. Zunica Ric. Buffoli
Rifiuti.Combustione di residui vegetali
In tema di gestione dei rifiuti, integra il reato di smaltimento non autorizzato di rifiuti speciali non pericolosi, di cui all’art. 256, comma 1, lett. a), del d.lgs. n. 152 del 2006, la combustione di residui vegetali effettuata senza titolo abilitativo nel luogo di produzione oppure di materiale agricolo o forestale naturale, anche derivato da verde pubblico o privato, se commessa al di fuori delle condizioni previste dall’articolo 182, comma 6 bis, primo e secondo periodo; viceversa la combustione di rifiuti urbani vegetali, abbandonati o depositati in modo incontrollato, provenienti da aree verdi, quali giardini, parchi e aree cimiteriali, è punita esclusivamente in via amministrativa, ai sensi dell’art. 255 del citato d.lgs. n. 152 del 2006
- Urbanistica.Mancata realizzazione delle opere e restituzione degli oneri di urbanizzazione
- Urbanistica.Sequestro e competenza funzionale
- Ambiente in genere.Valutazione di compatibilità ambientale con prescrizioni
- Urbanistica.Responsabilità operai e materiali esecutori dei lavori
- Rifiuti.Principio dell'autosufficienza locale nello smaltimento
- Ecodelitti.Momento consumativo del delitto di attività organizzate per il traffico illecito di rifiuti
- Sostanze pericolose.Normativa "Seveso"
- Urbanistica.Revoca concessione precaria e corresponsione indennizzo
- Ambiente in genere.Procedura estintiva di cui agli articoli 318-bis e ss., d.lgs. 152\2006
- Urbanistica.Ordinanza di demolizione e violazione del principio del ne bis in idem
Pagina 382 di 657