Lexambiente - Rivista Trimestrale di Diritto Penale dell'Ambiente
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Consiglio di Stato Sez. IV n. 5543 del 26 luglio 2021
Rifiuti.Traffico transfrontaliero e giurisdizione dell’autorità che ha ordinato il rimpatrio
E’ inammissibile per difetto assoluto di giurisdizione la controversia proposta avverso l’ordine di rimpatrio di rifiuti adottato dalle competenti autorità tunisine, dovendo il ricorso essere proposto nello Stato di appartenenza delle suddette autorità
Corte costituzionale sent.1 60 del 22 luglio 2021
Oggetto: Ambiente - Paesaggio - Norme della Regione Siciliana - Individuazione degli interventi esclusi dall'autorizzazione paesaggistica o sottoposti a procedura autorizzatoria semplificata - Semplificazioni procedimentali - Conclusione del procedimento autorizzatorio semplificato con provvedimento amministrativo adottato entro il termine tassativo di sessanta giorni dal ricevimento della domanda da parte dell'Amministrazione procedente - Formazione del silenzio assenso decorsi sessanta giorni senza l'adozione del provvedimento richiesto da parte della Soprintendenza ai beni culturali e ambientali.
Specificazioni e rettificazioni - Possibilità per l'assessore regionale per i beni culturali e l'identità siciliana di apportare con proprio decreto specificazioni e rettificazioni agli elenchi di cui agli allegati "A" e "B" per esigenze tecniche e applicative - Possibilità di variazione alla documentazione richiesta ai fini dell'autorizzazione semplificata e al correlato modulo di cui all'allegato "D".
Dispositivo: illegittimità costituzionale - non fondatezza
Corte costituzionale sent.158 del 20 luglio 2021
Oggetto: Ambiente - Caccia - Norme della Regione Toscana - Gestione faunistico venatoria degli ungulati - Modifiche alla legge regionale n. 3 del 1994 - Previsione che nei parchi regionali e nelle aree protette di cui alla legge regionale n. 30 del 2015, il soggetto gestore adotta piani di controllo degli ungulati - Previsione dell'intervento della Giunta regionale in caso di inadempienza e in presenza di danni alla produzione agricola, anche nelle aree limitrofe.
Controllo della fauna selvatica - Disciplina del regime di deroga previsto dall'art. 9 della direttiva 2009/147/CE - Modifiche della legge regionale n. 3 del 1994 - Previsione che il limite al prelievo delle specie in deroga non si cumula con il numero totale di capi di fauna migratoria stabilito dall'art. 4, c. 1, della legge regionale n. 20 del 2002.
Dispositivo: non fondatezza
C.G.A., sez. cons. n. 271 del 9 agosto 2021
Ambiente in genere.Estrazione di sabbia dai litorali siciliani da parte del titolare di concessione demaniale marittima
E’ legittimo il decreto dell’Assessore regionale del territorio e dell’ambiente della regione Sicilia con il quale è stato dichiarato concluso con esito negativo il procedimento di Valutazione di Impatto Ambientale (VIA) ai sensi dell’art. 25, d.lgs. n. 152 del 2006 relativo ad un progetto di “Prelievo di sabbie relitte profonde” presentato da una società titolare della concessione demaniale marittima che prevede la possibilità, previo positive esperimento della VIA, di estrarre annualmente, direttamente o tramite incaricato, sabbia dal fondo marino ma non anche che l’utilizzo debba essere finalizzato prioritariamente al ripascimento delle coste regionali né vincoli di destinazione per il suo utilizzo; l’esito negative della procedura di VIA è, infatti, frutto di una valutazione altamente discrezionale, effettuata, secondo ragionevolezza ed anche in ossequio al principio di precauzione
TAR Emilia-Romagna (BO) Sez. I n. 756 del 18 agosto 2021
Ambiente in genere.Legittimazione ad impugnare il provvedimento autorizzativo unico regionale
I cittadini che abitano in prossimità di un sito prescelto per allevamento avicolo sono legittimati ad impugnare il provvedimento autorizzativo unico regionale (comprensivo di VIA, AIA e permesso di costruire), ai sensi dell’art 27-bis, d.lgs. n. 152 del 2006, relativo al “Progetto di demolizione e ricostruzione di fabbricati destinati all’allevamento avicolo”, non potendosi negare quantomeno a livello potenziale effetti dannosi per la salute dei residenti e la stessa salubrità delle coltivazioni, estendendo lo stesso progetto approvato la verifica degli impatti delle emissioni fino a 500 metri dall’impianto e sino a 670 mt. per le case esistenti
TAR Veneto Sez. II n. 913 del 9 luglio 2021
Urbanistica.Autonoma impugnabilità del certificato di destinazione urbanistica
Il certificato di destinazione urbanistica, in quanto privo di una efficacia provvedimentale propria, non ha alcuna concreta lesività; il che rende impossibile la sua autonoma impugnazione. Gli eventuali errori in esso contenuti potranno essere corretti dalla stessa Amministrazione, su istanza del privato, oppure quest’ultimo potrà impugnare davanti al giudice amministrativo gli eventuali successivi provvedimenti concretamente lesivi, adottati sulla base dell’erroneo certificato di destinazione urbanistica
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