Lexambiente - Rivista Trimestrale di Diritto Penale dell'Ambiente
Nell'area dedicata alla rivista è scaricabile l'ultimo fascicolo pubblicato
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Consiglio di Stato Sez. IV, n.1154 del 13 febbraio 2020
Ambiente in genere.Plurimi permessi di ricerca di idrocarburi, rilasciati al medesimo operatore
Il Consiglio di Stato, sez. IV, sottopone alla Corte di giustizia UE la normativa italiana in tema di permessi di ricerca di idrocarburi in mare (segnatamente, l’art. 6, comma 2, della legge n. 9 del 1991), nella parte in cui, pur prevedendo l’estensione massima (pari a 750 chilometri quadrati) dell’area del permesso di ricerca, consente implicitamente di superare tale limite mediante il rilascio di più permessi di ricerca, per aree contigue, in favore dello stesso soggetto, purché all’esito di distinti procedimenti amministrativi
Corte costituzionale sent. n. 40 del 6 marzo 2020
Oggetto: Caccia - Norme della Regione Liguria - Disposizioni relative al prelievo venatorio - Delimitazione dell'orario giornaliero per l'esercizio della caccia da appostamento fisso o temporaneo alla selvaggina migratoria - Annotazione sul tesserino venatorio dei capi abbattuti subito dopo l'abbattimento accertato.
Dispositivo: illegittimità costituzionale - non fondatezza
Siamo all’avvento (o alla vigilia?) del nuovo metodo tariffario sui rifiuti (Arera)
di Alberto PIEROBON
Riflessioni conseguenti alla sentenza n. 752 del 19/12/2019 della Corte di giustizia UE sull’adozione di misure coercitive detentive nei confronti dei “pubblici ufficiali” responsabili di adottare misure di risanamento dell’aria
di Giulio DEL PRETE
TAR Veneto Sez. II n.124 del 4 febbraio 2020
Rifiuti.End of waste
La cessazione della qualifica di rifiuto, con conseguente sottrazione del materiale alla disciplina di tutela per esso prevista, costituisce operazione consentita solo se il materiale risultante dall’operazione di recupero, prima ancora di essere utilizzato e commercializzato come prodotto, rispetti tutti i requisiti previsti dall’art. 184-ter D.Lgs. 152/06, tra i quali, quello della sua idoneità a non arrecare pregiudizi all’ambiente. L’art. 29-sexies D.Lgs. 152/06 attribuisce all’autorità titolare del potere autorizzatorio il potere di imporre le prescrizioni necessarie a “garantire un elevato livello di protezione dell’ambiente nel suo complesso”. A tale potere, che ha portata generale, non possono ritenersi sottratte le attività di recupero già autorizzate “caso per caso” svolte in forza di titoli non ancora scaduti, quand’anche tali titoli fossero ritenuti illegittimi, diversamente opinando risultandone irragionevolmente depotenziata la funzione tutoria assegnata ai regimi autorizzatori vigenti in materia ambientale.
Cassazione civile Sez. II n. 4459 del 20 febbraio 2020 (UD 10 dic 2019
Pres. Giusti Est. Giusti Ric.Ireti spa.
Acque.Sanzioni amministrative e competenze
La sanzione amministrativa conseguente all'apertura di uno scarico non autorizzato può essere applicata anche dalla Provincia delegata dalla Regione, ancorché il TU ambientale attribuisca la competenza alla Regione
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