Lexambiente - Rivista Trimestrale di Diritto Penale dell'Ambiente
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TAR Campania (SA) Sez. II n. 204 del 29 gennaio 2019
Urbanistica.Asservimento ed effettiva potenzialità edificatoria del lotto
Per determinare l’effettiva potenzialità edificatoria di un lotto urbanistico, occorre avere riguardo alla sua connotazione geneticamente unitaria e al suo asservimento a precedenti costruzioni, cosicché la verifica di fabbricabilità della porzione di fondo rimasta inedificata e la quantificazione della cubatura su di essa utilizzabile deve incentrarsi sulla potenzialità edificatoria diminuita della volumetria dei fabbricati già realizzati sull’unica, complessiva area. Allorquando un’area edificabile risulti frazionata in più parti, la cubatura utilizzabile ai sensi della normativa urbanistica nell’intera area rimane, dunque, invariata, con la conseguenza che, nell’ipotesi in cui sia stata già realizzata una costruzione sul fondo considerato nel suo complesso, i proprietari dei terreni in cui quest’ultimo figuri catastalmente frazionato hanno a disposizione solo la volumetria che residua tenuto conto dell’originaria costruzione
Cass. Sez. III n. 4876 del 31 gennaio 2019 (Ud 13 dic 2018)
Pres. Liberati Est. Gai Ric. Perrotta
Caccia e animali.Amputazione della coda
Deve ritenersi integrata la violazione dell’art. 544 ter cod.pen. in relazione alla condotta di amputazione della coda, taglio della coda volontario e non necessario, che determina un'apprezzabile diminuzione della originaria integrità dell'animale, determinando una menomazione funzionale dello stesso.
Cass. Sez. III n. 53638 del 29 novembre 2018 (Cc 10 luglio 2018)
Pres. Lapalorcia Est. Aceto Ric. Alemanno
Urbanistica.Zone terremotate
Tutte le opere realizzate al fine di superare l’emergenza “sisma” devono possedere caratteristiche tali da poter essere rimosse alla cessazione dell’esigenza stessa. Diversamente ragionando si consentirebbe la violazione delle norme che disciplinano il governo del territorio al di fuori delle specifiche esigenze che ne giustificano la deroga.
Cass. Sez. III n. 5817 del 6 febbraio 2019 (Ud 15 gen 2019)
Pres. Di Nicola Est. Ramacci Ric. Burrini
Rifiuti.Carenza dei requisiti e delle condizioni richiesti per le iscrizioni o comunicazioni
Nell’ipotesi di carenza dei requisiti e delle condizioni richiesti per le iscrizioni o comunicazioni, il reato di cui all’art. 256, comma 4 d.lgs. 152/06 è configurabile nei soli casi in cui tale carenza sia attinente alle modalità di esercizio dell’attività, mentre, nella diversa ipotesi in cui essa si risolva nella sostanziale inesistenza del titolo abilitativo, si configura una illecita gestione che certamente sussiste quando oggetto dell’attività sono rifiuti diversi da quelli indicati nelle comunicazioni ed iscrizioni.
TAR Lazio (LT) Sez. I n. 15 del 16 gennaio 2019
Ambiente in genere.Valutazioni di compatibilità ambientale
Le valutazioni di compatibilità ambientale sono espressione della discrezionalità tecnica della Pubblica amministrazione non suscettibile di sindacato in sede di legittimità in assenza di incongruenze istruttorie e motivazionali. Del resto la discrezionalità che il legislatore conferisce alla amministrazione non si esaurisce in un mero giudizio tecnico - in quanto tale suscettibile di verificazione sulla base di oggettivi criteri di misurazione - ma presenta al contempo profili particolarmente intensi di discrezionalità amministrativa e istituzionale in relazione all'apprezzamento degli interessi pubblici e privati coinvolti, da cui discendono pregnanti limiti al sindacato giurisdizionale sulla determinazione finale emessa: tali valutazioni tecniche, caratterizzate dalla complessità delle discipline specialistiche di riferimento e dall'opinabilità dell'esito della valutazione, sfuggono infatti in via generale al sindacato del giudice amministrativo, non potendo questo sostituire una propria opinabile valutazione a quella dell'Amministrazione.
Cass. Sez. III n. 4973 del 1 febbraio 2019 (Ud 18 ott 2018)
Pres. Cervadoro Est. Di Nicola Ric. Mastroianni
Rifiuti.Inosservanza prescrizioni e mancanza di autorizzazione
In tema di gestione di rifiuti l’inosservanza delle prescrizioni e la mancanza di autorizzazione, quantunque in astratto concedibile, e dunque la carenza del prescritto controllo amministrativo preventivo sullo svolgimento dell’attività determinano situazioni intrinseche di rischio, essendo suscettibili di mettere in pericolo la salubrità dell’ambiente.
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