Ambiente in genere.Differenze tra impianto agrivoltaico e fotovoltaico
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Consiglio di Stato Sez. IV n. 8029 del 30 agosto 2023
Ambiente in genere.Differenze tra impianto agrivoltaico e fotovoltaico
L’agrivoltaico è un settore di recente introduzione e in forte espansione, caratterizzato da un utilizzo “ibrido” di terreni agricoli, a metà tra produzioni agricole e produzione di energia elettrica, che si sviluppa con l’installazione, sugli stessi terreni, di impianti fotovoltaici, che non impediscono tuttavia la produzione agricola classica. In particolare, mentre nel caso di impianti fotovoltaici il suolo viene reso impermeabile e viene impedita la crescita della vegetazione, (ragioni per le quali il terreno agricolo perde tutta la sua potenzialità produttiva) nell’agrivoltaico l’impianto è invece posizionato direttamente su pali più alti, e ben distanziati tra loro, in modo da consentire alle macchine da lavoro la coltivazione agricola. Per effetto di tale tecnica, la superficie del terreno resta, infatti, permeabile e quindi raggiungibile dal sole e dalla pioggia, dunque pienamente utilizzabile per le normali esigenze della coltivazione agricola. Alla luce di quanto osservato, non si comprende, pertanto, come un impianto che combina produzione di energia elettrica e coltivazione agricola (l’agrivolotaico) possa essere assimilato ad un impianto che produce unicamente energia elettrica (il fotovoltaico), ma che non contribuisce, tuttavia, neppure in minima parte, alle ordinarie esigenze dell’agricoltura. Contrariamente a quanto accade nei progetti che utilizzano la metodica fotovoltaica, infatti, nell’agrivoltaico le esigenze della produzione agricola vengono soddisfatte grazie al recupero, da un punto di vista agronomico, di fondi che versano in stato di abbandono.
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Ecodelitti.Concorso formale tra art. 452-quaterdecies codice penale e illecita gestione di rifiuti
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Cass.Pen. Sez. III n. 37113 del 12 settembre 2023 (UP 14 giu 2023)
Pres. Ramacci Rel. Reynaud Ric. Foti
Ecodelitti.Concorso formale tra art. 452-quaterdecies codice penale e illecita gestione di rifiuti
Sussiste concorso formale, e non rapporto di specialità, tra il delitto di attività organizzata per il traffico illecito di rifiuti, previsto dall'art. 452-quaterdecies cod. pen., e la contravvenzione di gestione di rifiuti non autorizzata, di cui all'art. 256 d.lgs. 3 aprile 2006, n. 152, nel caso in cui ricorrano, in concreto, sia gli elementi sostanziali del primo, ossia l'allestimento di mezzi e di attività continuative organizzate, che l'elemento formale della seconda, quale la mancanza di autorizzazione
Ambiente in genere.AIA e modifiche
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Consiglio di Stato Sez.IV n. 8094 del 31 agosto 2023
Ambiente in genere.AIA e modifiche
Le valutazioni sottese alla rilascio dell’autorizzazione integrata ambientale e alle relative modifiche implicano il ricorso a nozioni tecnico scientifiche in materia ambientale, connotate da un’ampia discrezionalità in merito ai possibili effetti ambientali o sanitari della modifica proposta, sindacabili dalla giurisdizione amministrativa di legittimità nei soli casi di esiti abnormi o manifestamente illogici. Ne discende che la definizione di modifica sostanziale, per sua natura, comporta valutazioni discrezionali, da parte dell'amministrazione, soprattutto in relazione all'interpretazione e applicazione della locuzione «effetti negativi e significativi sull’ambiente». Nella prassi la distinzione tra le due categorie di modifiche è costante oggetto di dibattito, ragione per la quale, in diverse occasioni, linee guida regionali hanno stabilito — soprattutto in materia di rifiuti — con valutazione ex ante, in quali casi la modifica debba ritenersi comunque sostanziale, sollevando l'amministrazione procedente da un onere motivazionale che comunque, diversamente, deve ritenersi esistente.
Urbanistica.Condono e limiti della sanatoria
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Cass.Pen. Sez. III n. 36580 del 4 settembre 2023 (CC 17 mag 2023)
Pres. Ramacci Rel. Mengoni Ric. D’Ambra
Urbanistica.Condono e limiti della sanatoria
Il chiaro tenore dell’art. 39, l. n. 724 del 1995, consente la sanatoria delle sole opere ultimate che possedessero, alla data indicata del 31/12/1993, i requisiti da essa previsti, non essendo ovviamente consentito intervenire successivamente sugli immobili abusivi per renderli conformi alla disciplina in parola. Le uniche possibilità di successivo intervento sugli stessi, non incompatibili con la sanatoria, sono quelle previste dall'art. 35, comma 14, l. 47 del 1985 (che disciplina modesti lavori di rifinitura delle opere abusive) e dall'art. 43, quinto comma, della stessa legge, che consente le opere strettamente necessarie a rendere gli edifici funzionali qualora i manufatti non siano stati completati per effetto di provvedimenti amministrativi o giurisdizionali.
Ambiente in genere.Il piano d’azione della UE per proteggere e ripristinare gli ecosistemi marini per una pesca sostenibile e resiliente di Gianfranco AMENDOLA
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Il piano d’azione della UE per proteggere e ripristinare gli ecosistemi marini per una pesca sostenibile e resiliente
di Gianfranco AMENDOLA
Acque.Metodi di campionamento
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TAR Basilicata Sez.I n. 499 del 21 agosto 2023
Acque.Metodi di campionamento
L’allegato 5 alla parte III del d.lgs. n. 152/2006 prescrive che le determinazioni analitiche ai fini del controllo di conformità degli scarichi di acque reflue industriali siano di norma riferite ad un campione medio prelevato nell’arco di tre ore. La disposizione prosegue prevedendo che l’autorità preposta al controllo possa, con motivazione espressa nel verbale, effettuare il campionamento su tempi diversi, ma ciò è consentito qualora lo giustifichino particolari esigenze – quali quelle derivanti dalle prescrizioni contenute nell’autorizzazione dello scarico, dalle caratteristiche del ciclo tecnologico, dal tipo di scarico (in relazione alle caratteristiche di continuità dello stesso) e dal tipo di accertamento – e solo al fine di ottenere il campione più adatto a rappresentare lo scarico. Dunque, la raccolta del campione medio prelevato nell’arco di tre ore costituisce il metodo ordinario di campionamento, ritenuto in via astratta come metodo che garantisce in maggior misura la rappresentatività del reperto da analizzare. Possono essere seguite modalità e tempi diversi (e dunque può ammettersi il campionamento istantaneo) solo in presenza di particolari esigenze, che devono essere indicate con motivazione espressa nel verbale di campionamento, e comunque solo al fine di ottenere il campione più adatto a rappresentare lo scarico
- Aria.Concetto di molestia integrante il reato di getto pericoloso di cose
- Urbanistica.Rapporto tra permesso di costruire e certificato di agibilità
- Urbanistica.Scavi e sbancamenti
- Urbanistica.Ricostruzione di fabbricato diroccato
- Ambiente in genere.Procedura estintiva delle contravvenzioni e rapporto con art. 131-bis codice penale
- Urbanistica.Demolizione opere in zona vincolata indipendentemente dal titolo abilitativo richiesto e non sanabilità
- Ambiente in genere.Abusiva occupazione demanio marittimo
- Ambiente in genere.La procedura estintiva in materia ambientale nei reati contravvenzionali a condotta esaurita
- Beni ambientali.Intervento repressivo ente parco e non sanabilità delle opere effettuate senza nulla osta
- Urbanistica.Responsabilità a titolo di concorso del dirigente UTC
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