Rifiuti.Principi di autosufficienza e prossimità
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TAR Lazio (RM) Sez. V n. 10455 del 20 giugno 2023
Rifiuti.Principi di autosufficienza e prossimità
Se è vero che il criterio dell’autosufficienza nello smaltimento dei rifiuti deve intendersi operante a livello regionale (postulando l’obbligo per la Regione di appostare un sistema di impianti idoneo allo smaltimento dei rifiuti prodotti nel territorio regionale), è altrettanto indubitabile che criterio di prossimità operi all’interno del singolo Ambito territoriale ottimale siccome finalizzato alla riduzione dei movimenti e trasporti dei rifiuti onde limitare le gravose incidenze ambientali connesse al trattamento dei rifiuti. Ne consegue che il trattamento dell’indifferenziato debba avvenire in uno degli impianti più vicini al luogo di raccolta e, quindi, all’interno degli impianti afferenti all’ATO di appartenenza del Comune conferente. In altre parole, il principio di prossimità si correla e si interseca con quello di autosufficienza, nella misura in cui quest’ultimo presuppone l’individuazione da parte della Regione (in base a criteri dimensionali di tipo demografico e geografico) di un ambito territoriale rilevante all'interno del quale, mediante una rete integrata di impianti, possano essere smaltiti tutti i rifiuti indifferenziati nello stesso prodotti.
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Urbanistica.Lottizzazione abusiva e concorso nel reato del dirigente UTC
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Cass. Sez. III n. 26806 del 21 giugno 2023 (PU 16 mar 2023)
Pres. Ramacci Rel. Reynaud Ric. Bernardini
Urbanistica.Lottizzazione abusiva e concorso nel reato del dirigente UTC
Sussiste la responsabilità a titolo di concorso nel reato di lottizzazione abusiva del dirigente dell'ufficio tecnico comunale che, con condotta commissiva sorretta da colpa cosciente, illegittimamente rilasci un titolo edilizio in forza del quale avvenga, o prosegua, una trasformazione del suolo integrante il reato colposo di lottizzazione abusiva materiale, avendo apportato un contributo causale rilevante, cosciente e consapevole, alla realizzazione dell'illecito urbanistico
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Rumore.Piano di zonizzazione acustica
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TAR Lombardia (BS) Sez.I n. 516 del 13 giugno 2023
Rumore.Piano di zonizzazione acustica
Non vi sono cointrointeressati nel ricorso avverso un piano di zonizzazione acustica, trattandosi di un atto di rilievo regolamentare o comunque aventi natura generale e come tale inidoneo a ledere in via diretta interessi di soggetti contrapposti. Un atto di pianificazione acustica che introduce una classificazione per zone, senza riconoscere un'immediata posizione differenziata di vantaggio in capo ad alcuno: non interferisce con detta impostazione il fatto che l'azione di annullamento sia circoscritta ad una ben definita porzione di territorio comunale, coincidente con una frazione, posto che anche in questo caso non sono immediatamente individuabili i soggetti potenzialmente incisi dall'accoglimento del gravame, tenuto conto degli abitanti realmente insediati e dell'esatta collocazione dei fabbricati di loro proprietà (o nella loro disponibilità) rispetto all'insediamento industriale
Urbanistica.Demolizione e destinazione ad alloggi per edilizia residenziale
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Cass. Sez. III n. 26507 del 20 giugno 2023 (CC 15 mar 2023)
Pres. Ramacci Rel. Zunica Ric. PG in proc. De Simone
Urbanistica.Demolizione e destinazione ad alloggi per edilizia residenziale
In tema di reati edilizi, in presenza di una delibera comunale che dichiari la sussistenza di prevalenti interessi pubblici all’acquisizione dell’opera abusiva al patrimonio del Comune e alla destinazione ad alloggi per edilizia residenziale, ostativi all’esecuzione dell’ordine giurisdizionale di demolizione, il sindacato del giudice dell’esecuzione sull’atto amministrativo, concernendo il carattere attuale e non meramente eventuale di detto interesse, può avere a oggetto l’esistenza di approfondimenti tecnico-amministrativi inerenti l’immobile che siano indice del fondamento e della specificità della decisione dell’organo comunale, in linea con il necessario coordinamento tra funzioni dell’organo comunale collegiale e valutazioni tecnico amministrative. Ai fini della incompatibilità dell’esecuzione dell’ordinanza di demolizione con la delibera consiliare dichiarativa dell’esistenza di prevalenti interessi pubblici rispetto al ripristino dell’assetto urbanistico violato, il provvedimento amministrativo presuppone che tale evenienza sia attuale e non meramente eventuale, non essendo consentito interrompere l’esecuzione penale per un tempo non definito e non prevedibile. E’ generico il mero riferimento a una destinazione di interesse pubblico, atteso che non può giustificarsi l’interesse concreto al mantenimento dell’opera abusiva nel caso in cui, di fatto, la delibera costituisce, sostanzialmente, un atto di indirizzo politico, in quanto rimanda a successivi atti amministrativi, in tal modo rinviando la valutazione dei presupposti di legge cui l’art. 31 del d.P.R. n. 380 del 2001 condiziona la non operatività della demolizione.
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Urbnanistica.Determinazione del contributo di costruzione e poteri della PA
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Consiglio di Stato Sez. IV n. 5296 del 30 maggio 2023
Urbnanistica.Determinazione del contributo di costruzione e poteri della PA
Gli atti con i quali la pubblica amministrazione determina e liquida il contributo di costruzione, previsto dall'art. 16 d.P.R. n. 380/2001, non hanno natura autoritativa, non essendo espressione di una potestà pubblicistica, ma costituiscono l'esercizio di una facoltà connessa alla pretesa creditoria riconosciuta dalla legge al Comune per il rilascio del permesso di costruire; la loro impugnazione può avvenire nel termine di decadenza di dieci anni innanzi al giudice amministrativo che è munito di giurisdizione esclusiva ai sensi dell'art. 133, comma 1, lett. f), c.p.a.
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Rifiuti.Ambito di applicazione del decreto legislativo 36 del 2003
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Cass. Sez. III n. 26785 del 21 giugno 2023 (UP 15 feb 2023)
Pres. Ramacci Rel. Macrì Ric. Orlando
Rifiuti.Ambito di applicazione del decreto legislativo 36 del 2003
Il d.lgs. n. 36 del 2003 non ha previsto esenzioni e si applica a tutte le discariche, senza distinguere se aperte o chiuse, e quindi deve ritenersi anche a quelle chiuse per cui è prevista una specifica disciplina con riferimento alla gestione post-operativa.
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- Urbanistica.Domanda di sanatorie ed ordine di demolizione
- Rifiuti.Responsabilità degli enti ed estinzione di società a seguito di fusione per incorporazione
- Urbanistica.Accertamento inottemperanza ingiunzione di demolizione
- Urbanistica.Disciplina antisismica e falso
- Elettrosmog.Demolizione opere abusive consistenti in box e tralicci
- Ambiente in genere.Manca una rete concettuale adeguata nel mare dei servizi pubblici locali (servizi, tariffe, rifiuti, concorrenza, libera iniziativa economica, ecc.)?
- Rifiuti.Terre e rocce da scavo e nozione di sito
- Beni ambientali.La fascia costiera tutelata si calcola dal limite del demanio marittimo
- Urbanistica.Differenza tra manutenzione straordinari e ristrutturazione edilizia
- Urbanistica.Ambito di applicazione articolo 22 TUED
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