Lexambiente - Rivista Trimestrale di Diritto Penale dell'Ambiente
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TAR Puglia (LE) Sez. II n. 248 del 11 febbraio 2022
Sviluppo sostenibile.Differenze tra impianti fotovoltaici e agrifotovoltaici
Mentre nel caso di impianti fotovoltaici tout court il suolo viene reso impermeabile, viene impedita la crescita della vegetazione e il terreno agricolo, quindi, perde tutta la sua potenzialità produttiva, nell’agri-fotovoltaico l’impianto è invece posizionato direttamente su pali più alti e ben distanziati tra loro, in modo da consentire la coltivazione sul terreno sottostante e dare modo alle macchine da lavoro di poter svolgere il loro compito senza impedimenti per la produzione agricola prevista. Pertanto, la superficie del terreno resta permeabile, raggiungibile dal sole e dalla pioggia, e utilizzabile per la coltivazione agricola.
Cass. Sez. III n. 4338 del 8 febbraio 2022 (PU 22 ott 2021)
Pres. Ramacci Est. Gentili Ric. Mignano
Urbanistica.Sanatoria dopo parziale demolizione
E’ del tutto evidente che, così come la successiva, ancorché spontanea o comunque volontaria, demolizione di opere già abusivamente realizzate non vale ad elidere la rilevanza penale della condotta a suo tempo posta in essere, anche l’eventuale rilascio della sanatoria edilizia che abbia ad oggetto le sole opere residuate rispetto alla intervenuta demolizione di altre, non è idonea a determinare la estinzione dei reati urbanistici ai sensi dell’art. 36 del dPR n. 380 del 2001.
TAR Toscana Sez. III n. 242 del 25 febbraio 2022
Ambiente in genere.Subingresso nella concessione demaniale
È noto che l’art. 20 della legge n. 241/1990 generalizza, almeno in linea di principio, l’istituto del silenzio assenso nei procedimenti a istanza di parte, fatta salva una cospicua serie di eccezioni alla regola. L’ambito applicativo della norma è circoscritto ai provvedimenti di natura autorizzatoria, come risulta confermato dalla ricognizione dei regimi abilitativi operata dal d.lgs. n. 222/2016; e che a tale ambito è estraneo il subingresso nella concessione demaniale, istituto sui generis che, al di là delle espressioni adoperate dalla legge (l’art. 46 co. 2 cod. nav. parla di “autorizzazione”), comporta la sostituzione di un soggetto nell'ambito di un rapporto concessorio preesistente e, dunque, una novazione soggettiva che necessariamente partecipa della natura della concessione demaniale, configurando una sorta di fenomeno derivativo rispetto al quale non opera il silenzio assenso ed occorre, invece, un provvedimento espresso in funzione di controllo circa la qualificazione e l’idoneità del subentrante
Cass. Sez. III n. 4472 del 9 febbraio 2022 (CC 19 nov 2021)
Pres. Aceto Est. Gentili Ric. Sgarbi
Beni culturali. Reato previsto dall’art. 174 dlgs 42 del 2004
Il reato previsto dall’art. 174 del dlgs n. 42 del 2004 si consuma nel momento in cui un oggetto, avente un particolare interesse artistico, storico, archeologico, etnoantropologico, bibliografico, documentale o archivistico, venga portato al di fuori dei confini nazionali in assenza o dell’attestato di libera circolazione ovvero della licenza di esportazione.
Consiglio di Stato Sez. VI n. 1002 del 11 febbraio 2022
Urbanistica.Disciplina dei soppalchi
È necessario il permesso di costruire per la realizzazione di soppalco quando quest’ultimo sia di dimensioni non modeste e comporti una sostanziale ristrutturazione dell’immobile preesistente, con incremento delle superfici dell’immobile e, in prospettiva, ulteriore carico urbanistico. Si rientra, invece, nell’ambito degli interventi edilizi minori, per i quali comunque il permesso di costruire non è richiesto, ove il soppalco sia tale da non incrementare la superficie dell’immobile. Quest’ultima ipotesi si verifica solo nel caso in cui lo spazio realizzato col soppalco consista in un vano chiuso, senza finestre o luci, di altezza interna modesta, tale da renderlo assolutamente non fruibile alle persone. La qualifica di pertinenza urbanistica è applicabile soltanto ad opere di modesta entità e accessorie rispetto ad un’opera principale, quali ad esempio i piccoli manufatti per il contenimento di impianti tecnologici et similia
Cass. Sez. III n. 4344 del 8 febbraio 2022 (PU 21 dic 2021)
Pres. Di Nicola Est. Galterio Ric. Tari
Rifiuti.Reato di traffico illecito
Ai fini della configurabilità del reato di traffico illecito di rifiuti, non rilevi la qualifica soggettiva dell'agente, bensì la concreta attività posta in essere, ovverosia il trasporto di rifiuti in assenza, come nel caso di specie, della prescritta documentazione concernente il carico trasportato e dunque in violazione degli specifici obblighi di informazione, ovvero la spedizione illegale di rifiuti che impone per i rifiuti destinati allo smaltimento ovvero al recupero un’apposita procedura di notificazione e dunque in violazione delle prescritte autorizzazioni preventive, o che abbia ad oggetto rifiuti di cui è vietata la spedizione alla radice, a prescindere dalla circostanza che l’attività di spedizione sia svolta dall’agente in forma professionale o soltanto di fatto o in modo secondario.
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