Lexambiente - Rivista Trimestrale di Diritto Penale dell'Ambiente
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TAR Friuli VG Sez. I n. 17 del 17 gennaio 2022
Urbanistica.Contestazione da parte di terzi sul diritto dominicale
Nei casi in cui v’è contenzioso in atto o una specifica contestazione da parte di terzi sul diritto dominicale, quale elemento legittimante la presentazione di domande relative al rilascio di titoli abilitativi edilizi, l’amministrazione deve compiere le indagini necessarie per verificare se tali contestazioni siano fondate e, se del caso, denegare o differire il rilascio del titolo se il richiedente non è in grado di fornire elementi seri a fondamento del suo diritto, pur senza necessariamente attendere la soluzione dell’eventuale relativo contenzioso civile
Cass. Sez. III n. 2842 del 25 gennaio 2022 (CC 18 nov 2021)
Pres. Andreazza Est. Reynaud Ric. Natale
Ecodelitti.Attività organizzate per il traffico illecito di rifiuti profitto e concorso nel reato
Ai fini della configurabilità del delitto di attività organizzate per il traffico illecito di rifiuti, di cui all'art. 452-quaterdecies cod. pen., il profitto - che può consistere non soltanto in un ricavo patrimoniale, ma anche nel vantaggio conseguente dalla mera riduzione dei costi aziendali o nel rafforzamento di una posizione all'interno dell'azienda - è ingiusto qualora discenda da una condotta abusiva che, oltre ad essere anticoncorrenziale, può anche essere produttiva di conseguenze negative, in termini di pericolo o di danno, per la integrità dell'ambiente, impedendo il controllo da parte dei soggetti preposti sull'intera filiera dei rifiuti. In caso di concorso, la responsabilità sussiste anche in capo al concorrente che di per sé non partecipi (o vi partecipi in misura anche minimale) ai (maggiori) profitti illeciti dei correi di cui egli sia comunque consapevole.
TAR Friuli VG Sez. I n. 5 del 7 gennaio 2022
Acque.Autorizzazione e prescrizioni
L’art. 124, comma 10, del d.lgs. n. 152/2006, laddove stabilisce che “l'autorizzazione contiene le ulteriori prescrizioni tecniche volte a garantire che lo scarico, ivi comprese le operazioni ad esso funzionalmente connesse, avvenga in conformità alle disposizioni della parte terza del presente decreto e senza che consegua alcun pregiudizio per il corpo ricettore, per la salute pubblica e l'ambiente” si riferisce, con tutta evidenza, allo scarico stesso e lascia chiaramente intendere che in alcun modo le prescrizioni imposte possono trascendere dalla sfera di controllo del gestore dell’impianto.
Odori molesti ed emissioni odorigene. La prima sentenza della Cassazione
di Gianfranco AMENDOLA
CGAR Sez. giur. 5 gennaio 2022
Ambiente in genere.VIA e garanzie partecipative
L’art. 29 quater d.lgs. n. 152/2006 individua specificamente - infatti - i soggetti chiamati (ed aventi titolo) a partecipare alla conferenza di servizi.Essi sono “le amministrazioni competenti in materia ambientale e comunque, nel caso di impianti di competenza statale, i Ministeri dell'interno, del lavoro e delle politiche sociali, della salute e dello sviluppo economico, oltre al soggetto richiedente l'autorizzazione, nonché, per le installazioni di competenza regionale, le altre amministrazioni competenti per il rilascio dei titoli abilitativi richiesti contestualmente al rilascio dell'AIA”; essendo dunque esclusa la partecipazione di soggetti privati.Nel sistema delineato dall’art. 29 quater, del resto, gli altri soggetti eventualmente interessati alla procedura sono comunque messi nella condizione di consultare le istanze e la documentazione e di presentare le proprie osservazioni; ma senza che tale facoltà partecipativa si traduca nel diritto a prendere parte alla conferenza di cui al comma 5 della norma, espressamente riservata ai soggetti pubblici in essa individuati.
Cass. Sez. III n. 2520 del 24 gennaio 2022 (Up 14 dic 2021)
Pres. Rosi Est. Di Stasi Ric. Malosso
Beni ambientali.Nozione di bosco
In tema di tutela del paesaggio, dopo l'entrata in vigore del D.Lgs. 18 maggio 2001, n. 227, deve qualificarsi come bosco - meritevole di protezione ai sensi dell'art. 181 del D.Lgs. 22 gennaio 2004, n. 42 - ogni terreno coperto da vegetazione forestale arborea associata o meno a quella arbustiva, da castagneti, sughereti o da macchia mediterranea, purché aventi un'estensione non inferiore a mq. duemila, con larghezza media non inferiore a metri venti e copertura non inferiore al 20 per cento
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